Ne sentivo parlare da tempo, e non mi sono fatto scappare l’occasione per provare la cucina di Antonia.
Una cucina che mi aveva già incuriosito durante l’ultimo convegno a “Identità Golose” a Milano, e che mi comunicava serenità e leggerezza; sarà stata l’esposizione serafica di Antonia, o il suo visino tutto tondo, ma a me è venuta voglia di andarci,
perché amo le cucine e la tavola rilassante; i piatti proposti devono essere subito leggibili, non dobbiamo fare a gara con gli ospiti ad indovinare cosa ha messo lo chef… Bene, questa è la cucina di Antonia.
Solo sei tavoli per non più di quindici posti. Il Ristorante è immerso nella campagna con ampie vetrate e cucina a vista. Tutto intorno il verde del bosco quasi a nasconderlo e a proteggerlo.
Arrivare a Venò è affascinate, si attraversano i territori del Collio Friulano, ovunque aziende vinicole, Jerman, Livon, Venica e Venica, Petrussa , Ronco Severo e tante altre: insomma un bel viaggetto da fare.
Quando la vedo, la trovo chinata nel suo orto a raccogliere ortaggi, sempre sorridente, ma dell’evidente viso stanco e provato da giorni di duro lavoro, ma pronta a soddisfare la mia curiosità sulla sua cucina.
Carattere timido e riservato, ma deciso e forte al momento giusto: così com’è la sua cucina, timida all’approccio, per poi rivelarsi articolata con carattere.
Da Grande voleva fare l’Archeologa, e forse la sua passione per la ricerca gli ha dato l’energia creativa che la porta a combinare le materie prime della terra, nel loro pieno rispetto senza mai stravolgerne la loro peculiarità.
Una cucina pulita senza eccessi, sapori ben articolate puliti, con un continuo gioco di alternanze fra amaro e acido, dove la priorità è il recupero dei sapori di campagna. La mia curiosità mi spinge oltre la vetrata della cucina e noto con piacere, la preparazione al momento di tutti i piatti, nessun cartoccio aperto o qualche busta che sbuca dal frigo; e poi la dolce sinfonia delle padelle che, spadellano, saltano, mantecano, rosolano e tanto altro.
La cornice che si presenta è perfetta, calda accoglienza; sobrietà nella mise en place; menu misurati con prezzi a livello dell’impegno e della riservatezza garantita da un servizio puntuale e non asfissiante.
Si può scegliere un menu degustazione con un supplemento per i calici di vini per ogni piatto, sapientemente raccontati dal sommelier; o avventurarsi in un menu succinto ma di sicuro effetto.
Ho voluto iniziare con un aperitivo analcolico a base di succo di bergamotto e mela, con Ginger Beer; buonissimo, devo dirvi che l’avrei voluto a tutto pasto.
Inizio caldo freddo con gelato al latte con miele e zucca okaido, con olio di semi di zucca.
La Zuppa tiepida di pomodoro, in varie consistenze e cotture con tartufo di Vencò e polvere di funghi porcini. Bella sovrapposizione di pomodori in varie consistenze, sapori delicati e decisi assieme al tartufo che gli tocchi di sottobosco.
Insalata di Canasta e Scarola brasata e bottarga di muggine, con crema di salsa di Alici di Sistiana freschi appena al forno e acciughe salate del Cantabrico.
Coda di manzo in umido, con piselli freschi e crema di friggitelli, con yogurt, rucola, menta e Melissa.
Fegato scottato con Tarassaco, e finto miele al Tarassaco.
Spaghetti con fragole di bosco, passata di pomodoro e aglio orsino: sapori giocati sul dolce e acido.
Agnolini di grano saraceno con camomilla e centrifuga di porro crudo, composta di fichi alle erbe, polpa di limone e buccia salata: un susseguirsi continuo di sensazioni acido e amaro
Carré di vitello cotto in padella, olio di rosmarino con salsa alle mandorle e purea di fagiolo.
Rigojancsi, dolce tipico triestino cioccolato e frutti di bosco.
I vini in abbinamento al menu:
- Malvasia di Raccaro Collio 2015
- Verduzzo Cof 2014 Marco Sara
- Brda 2013 di Cristian Keber Slovenia ( Malvasia, Friulano, Ribolla)
- Kaplja 2013 di Damijan Podversic igt Venezia Giulia (Chardonnay, Malvasia, Friulano)
- Malvasia di Damijan 2011 di Vino sloveno macerato
- Athena di Picéch 2013 le vigne del Ribel Collio doc friulano doc
- Pinot nero 2013 di François Feuillet – Borgogna
L’Argine.
Località Vencò 15
Dolegna del Collio – Gorizia
Tel: 0481 199 98 82 – 338 18 65 573
Aperto pranzo e cena
Giorno di Chiusura martedì e mercoledì a pranzo
Ferie dal 17 agosto al 31