“Abruzzo in Bolla” 2025: nuovi ingressi nel Consorzio Qualità Abruzzo
Recentemente ho assistito all’ingresso di nuovi ristoratori nel Consorzio. Nei loro occhi e nei loro sorrisi si leggeva l’orgoglio di far parte di qualcosa di vero. Di concreto.
Recentemente ho assistito all’ingresso di nuovi ristoratori nel Consorzio. Nei loro occhi e nei loro sorrisi si leggeva l’orgoglio di far parte di qualcosa di vero. Di concreto.
In questo vino convivono tre varietà autoctone, ognuna con la sua voce: il Moscato regala sentori di frutto giallo come l’albicocca e spezie gialle. Il Bombino Bianco porta struttura, acidità vibrante, equilibrio. La Malvasia arrotonda il tutto con sfumature di sambuco e pesca gialla.
Siamo in Abruzzo, quindi la risposta dovrebbe venire quasi da sola. Il Montepulciano? Troppo per la temperatura e il contesto. Il bianco? Sottile, si perde nel piatto. Allora butto lì: Cerasuolo.
L’evento Abruzzo in Bolle ha confermato con chiarezza questa tendenza: tanti piccoli produttori stanno puntando sulle bollicine, portando in degustazione prodotti nuovi, interessanti e spesso molto ben fatti.
Non ti resta che scegliere la carne fra salsicce, maiale, hamburger e sopratutto (se non finiscono) le striscette di cavallo condite con ricetta segreta da Domenico.
Allora il consumatore medio ha detto basta con i vini “pesantoni” e ha voglia di freschezza, piacevolezza, leggiadria. Vini meno impegnativi, facili da leggere, da capire, da bere. E soprattutto da poter finire la bottiglia al tavolo
Le uve Trebbiano e Malvasia giocano un ruolo mai predominante, si integrano bene donando equilibrio fra acidità e note floreali e fruttate.
La seconda è la prestigiosa partnership con Excellence Sidi Srl, la società di importatori e distributori che organizza ogni anno “Champagne Experience”, il più importante evento italiano dedicato alle bollicine più famose del mondo, grazie alla quale il programma prevederà, tra le altre cose, due masterclass dedicate proprio al celebre vino francese.