Bollata è una cuvèe di Trebbiano Abruzzese e Malvasia.
Le uve Trebbiano e Malvasia giocano un ruolo mai predominante, si integrano bene donando equilibrio fra acidità e note floreali e fruttate.
Le uve Trebbiano e Malvasia giocano un ruolo mai predominante, si integrano bene donando equilibrio fra acidità e note floreali e fruttate.
Ormai sono anni che Lamberto Vannucci produce la bollicina e a questo 2019 non manca nulla. Tutto in equilibrio. Inoltre, vista la notevole qualità dell’uva, non ha avuto bisogno di aggiunte successive. È un Pas Dosé millesimato, una caratteristica dei grandi champenoise.
La lumaca veicola un messaggio di lentezza e tranquillità. Godere appieno un territorio come metafora del vivere la vita meno freneticamente e in modo salutare.
Archiviamo la parentesi godereccia e torniamo a cose più serie: è partito un progetto di zonazione areale dei territori vocati alla vigna con la presentazione del libro “Le Contrade del Vino di Loreto Aprutino” scritto da Gabriele Valentini, ricercatore presso l’Università di Bologna, svoltasi al Teatro Luigi De Deo a Loreto Aprutino.
Si tratta della prima festa dedicata alla lumaca. Per l’occasione verrà presentata in anteprima la Confraternita della lumaca. L’evento si svolgerà il 27 luglio nel centro storico di Vacri e si aprirà con un convegno alle 18,00 dal titolo:
Chi sono gli artefici di tutto questo? Sono i più grandi ristoratori abruzzesi che mettono a disposizione i prodotti dei loro fornitori, per farne godere nel modo più semplice possibile, insieme a rinomati chef per dispensare piaceri culinari.
Peculiarità che assicurano profumi di agrumi rossi, amarena fresca e tanta florealità. Ma ciò che lo rende accattivante è senza dubbio la lavorazione con la “svacata”, una tecnica utilizzata da sempre per dare struttura al vino, con pochi tannini e tanta freschezza.
26 luglio 2024 a Loreto Aprutino (Pe) la presentazione di un libro che racconta un territorio magico:
L’abbinamento con il Diecicoppe, “chevelodicoafare”… sublime. Il Montepulciano nasce a Pescosansonesco a oltre 500 m s.l.m. mentre il Cabernet a Casauria: solo frutti rossi e mineralità con sfumature di pepe e cannella. Assolutamente da provare.
Tutto questo avveniva al desco di Massimiliano D’Addario dell’azienda agricola Marina Palusci, sulle colline argillose e calcaree nel pescarese; qui l’olio è assoluto protagonista.