Food & more e ognissanti, 100 vini in una “degustazione casual” a Trani
Quasi 100 vini provenienti dall’Italia, dalla Francia, dalla Germania e dall’Austria a Trani Food &…
Degustazioni, Cantine e Produttori del mondo del vino e del Beverage
Quasi 100 vini provenienti dall’Italia, dalla Francia, dalla Germania e dall’Austria a Trani Food &…
A tal proposito non ho perso l’occasione di andare dai miei amici della Confraternita del Grappolo di Pescara che hanno organizzato una degustazione di Malvasie aromatiche di Candia dei Colli Piacentini.
L’Aleatico è sempre stato utilizzato come uva per la produzione di vini da fine pasto, morbidi, tendenzialmente passiti, per le sue caratteristiche speziate e floreali quindi degno di concludere un menu con formaggi semi stagionati.
E come sempre il vino che “a me mi” ha coinvolto maggiormente è l’Aglianico vinificato e affinato solo in acciaio, da cui si evincono tutti i caratteri distintivi tipici di quel terroir unico che uomo e natura hanno plasmato insieme.
La mia prima riflessione va ai suoi tannini mai amari, ma sempre amaricanti; mai invadenti ma sempre presenti; mai aggressivi ma sempre efficaci.
Ormai sono anni che Lamberto Vannucci produce la bollicina e a questo 2019 non manca nulla. Tutto in equilibrio. Inoltre, vista la notevole qualità dell’uva, non ha avuto bisogno di aggiunte successive. È un Pas Dosé millesimato, una caratteristica dei grandi champenoise.
Oreste Tombolini è un produttore che fa vino prima per sé per poi concederlo a pochi fortunati. Questo anche perché produce solo diecimila bottiglie con la sua piccola vigna di due ettari a conduzione artigianale, seguendo gli insegnamenti del nonno.
Perché la manifestazione, che nel 2024 celebrerà appunto questo compleanno importante con una “extended version” – prevista a Maglie, come di consueto, dall’1 al 7 agosto – ha rappresentato e rappresenta innegabilmente un baluardo contro le mode, le tendenze, le meteore social, non solo in fatto di enogastronomia.
Ecco motivata la scelta dell’Apnea 2018 metodo classico di Giancarlo Ceci. Trentasei mesi sui lieviti. Bolla setosa, mai invadente, dai profumi delicati di frutta e note floreali con sbuffi di salsedine. In etichetta è riportato come Brut a fronte di un dosaggio molto basso.
Finalmente ho l’opportunità di non dover solo elogiare le cantine di altre regioni per la loro capacità di saper accogliere turisti e ospiti argomentando su territorio, vitigni autoctoni e aneddoti famigliari.
Convenzionale, artigianale, biodinamico, vegano, naturale, industriale, autoctono: in un mercato del vino sempre più…