Una visita di agosto 2015 che suscita ancora emozioni vere. Alle ricerca delle radici del Negroamaro….
Il mio viaggio è finalizzato a conoscere meglio la rsatilità di un vitigno che ritengo capace di contrapporsi ai più grandi blasonati del centro nord “il NEGROAMARO”. In quest’azienda leggerete della versione in bianco e della versione in purezza e, in uvaggio con la malvasia nera.
Le prime testimonianze della famiglia Coppola come produttori di vini risalgono 1715 con il primo palmento e annessa bottaia, oggi la cantina moderna si trova all’interno della struttura turistica “La Masseria” a Gallipoli e fra qualche hanno sarà spostata sempre all’interno del Camping ma immersa in un bosco magnifico che i Coppola hanno deciso di non cementificare ma mantenerlo per rispettare il territorio, e nei pressi c’è il vigneto Patitari da cui si ottiene un eccellente Primitivo ricco di frutto e molto sapido grazie al mare che si trova a pochi metri.
Il promotore di tutto questo è stato Niccolò Coppola (nonno di Giuseppe) Ingegnere con tesi di laurea in progettazione alberghiera, che investì nel primo campeggio del Salento a Gallipoli nel 1967 e poi a seguire il figlio Carlo Antonio proseguì con il successivo “La Masseria”, padre di Giuseppe e Lucio Coppola, attuali proprietari e gestori che continuano nella missione dei loro predecessori.
Ora vi chiederete, “ma dov’è genialità !?” Ma rendiamoci conto…, negli anni trenta….., una persona avvia un progetto di valorizzazione del territorio unico nella regione e, forse è rimasto tale, di unire l’accoglienza turistica con la valorizzazione dei prodotti del territorio, come il vino da vitigni autoctoni.
I Coppola hanno da sempre fatto quello che oggi si chiama “Marketing del Territorio” invece per loro è sempre stata una scelta di vita promuovere il territorio con il vino del Salento.
Oltre il 70% dei turisti stranieri considera primario, tra i fattori di scelta, lo shopping del gusto. Il cibo e il vino è dunque un elemento chiave della marca Puglia nell’immaginario dei turisti.
Loro hanno anticipato quello che oggi si chiama “TURISMO ESPERENZIALE”, il turista vive il territorio, assapora i suoi prodotti e porta a casa un pezzo della sua vacanza, e tutto il vissuto di quei giorni felici e spensierati è l’unico mezzo per rendere indelebile l’immagine di un territorio nella memoria delle persone.
E come dice Giuseppe “noi non abbiamo bisogno di avviare una commercializzazione aggressiva, visto che le nostre 50.000 bottiglie le vendiamo in parte durante il periodo estivo e il restante durante l’anno con ordini via mail dei turisti e spediamo ovunque e abbiamo da sempre voluto produrre un Negroamaro non cabernettizzato”.
Partiamo con la degustazione della Linea Perla dello Ionio Salento Igt contraddistinta da piacevolezza di beva, pulizia sincera e soprattutto accessibile nei costi e destinata alla grossa distribuzione, con l’obiettivo di essere il bigliettino da visita in giro per la Puglia.
È un vino quotidiano da sbicchierare a tavola senza grosse pretese, nasce per accontentare una clientela che vuole bere bene e spendere poco, senza rinunciare alla tipicità.
Il bianco Vermentino ha un naso di erbe fresche e floreale ma pulito, ma con evidente mineralità sincera e misurata che spinge questo vino verso la quotidianità.
Il rosato da Negroamaro è ricco di frutto e fresco con ciliegia netta sempre pulito e snello, piacevole e sincera sapidità e frutto nel finale.
Il rosso da Negroamaro si esprime con piccoli frutti, anche qui è sincero, snello e piacevole, ma bella la mineralità e la freschezza al palato.
Il Primitivo sfoggia un floreale netto nei profumi con spezia e pepe; anche qui tanta freschezza e morbidezza accennata con bella succulenza.
Costo orientativo sullo scaffale: dai 3,40 ai 3,90 per tutte le bottiglie
Vermentino Salento Igt Bianco 2014
Resto molto sorpreso dalla freschezza di questo vino realizzato dal vigneto Santo Stefano in agro di Alezio, impiantato nel lontana 1980, grazie ad una sperimentazione fatta da Carlo Antonio Coppola, Antonio Calò, Angelo Costacurta e l’istituto agrario Giovanni de Rinaldis di Conegliano Veneto, sembra un bianco friulano e non realizzato nell’assolato Salento: e poi dicono che non esiste la Puglia bianchista !!!!! Naso floreale con erbe tagliate fresche e mediterranee, bello il colore giallo paglierino scarico con riflessi verdolini; molto minerale e sapido, con fondo di mandorla amara e vegetale diffuso, buona persistenza e finale rifrescante con pizzicore di zenzero.
Costo dai 10,00 ai 12,00
Il Negromaro in bianco…!!!!!!
Sempre dal vigneto Santo Stefano nasce il Negroamaro in bianco. Il progetto può sembrare arduo e assurdo, ma invece !!!, le tre annate degustate ci dimostrano che il Negroamaro può donarci dei bianchi ricchi di corpo e di profumi fruttati che vertono verso la pesca bianca e sbuffi speziati nelle annate più vecchie: mi sembrava di bere delle malvasie macerate, ma ricche di freschezza e mineralità; ideale per abbinamenti con primi piatti a base di frutti di mare, zuppe di pesci e carni bianche da cortile.
In conclusione è un bianco che potrà darci ancora molte soddisfazioni, soprattutto se sarà curata meglio la maturazione e non immesso in commercio nell’annata di produzione, perché ha bisogno almeno di un anno di affinamento e molta bottiglia per dare il meglio di se.
Mi sembra di vedere lo stesso percorso del Pecorino abruzzese: che vuole almeno un anno di bottiglia e alcuni produttori vinificano una parte in acciaio e l’altra in barrique ottenendo ottimi risultati.
Rocci Puglia bianco Igt 2014
Esordio floreale e pesca bianca dei profumi, puliti e persistenti; bocca cremosa e ricca di corpo ma con finale figlio dell’annata.
Rocci Puglia bianco Igt 2013
appena aperto fuoriescono note delicate e cremose di pan di spagna fresco, poi segue la frutta bianca e pesca bianca; bocca più cremosa, sembra malvasia con fondo di radice di liquirizia e di finocchio, belle le erbe officinali che fanno da cornice alla sapidità e mineralità con grande equilibrio; la pesca gialla ritorna insistentemente assieme a un finale amarognolo e rinfrescante
Rocci Puglia bianco Igt 2011
è un vino che va aspettato, i profumi hanno un esordio di note ossidate delicate che vertono verso la spezia ma si aprono per passare alla mandorla; bocca ancora grassa e sorprendentemente morbidona e minerale, tanta sapidità con ottimo equilibrio e persistenza, un vino da abbinamenti ardui come fegato grasso o tartufi neri, sicuramente eccellente con la pasta tipica salentina “Ciceri e Tria”….
costo dal 10,00 ai 12,00 euro
Il “Li Cuti” Alezio Doc Rosso Negroamaro
Il vigneto di provenienza è il “Li Cuti” (pietra affiorante) in agro di Sannicola, un vigneto storico di proprietà della famiglia dal 1489 sempre a vigna – Terreno argilloso e calcareo che dona freschezza e mineralità. L’attuale impianto ha circa vent’anni. Il Negroamaro emerge netto in tutte le annate preciso e sincero, con un taglio più fresco e di stile moderno fino al 2010, che risulta essere fra le migliori, ma senza dubbio il 2008 surclassa tutti in eleganza e finezza, è un Negroamaro aristocratico ed elegante, didattico nei caratteri varietali tipici del vitigno “il vero Barolo del Sud” , ormai non più in commercio, è stato fra gli ultimi vini prodotto da Carlo Coppola, di sicura longevità : peccato che i progetti aziendali vanno verso vini, si di qualità, con un palato più giocato sulla bevibilità, e hanno abbandonato l’idea di realizzare dei fuoriclasse come il 2008 in purezza, spostando la stessa logica sul taglio salentino il “il Doxi” riserva.
Enologo Giuseppe Pizzolante Leuzzi
Negroamaro in purezza
Fermentazione acciaio 3 giorni
Maturazione solo acciaio
Li Cuti Alezio Doc Rosso Negramaro 2013: Questa annata è sicuramente ancora troppo giovane; naso delicato che passa dal frutto come la ciliegia alla spezia ma in modo esile, i profumi devono ancora aprirsi; con bocca sincera e snella, con tannini perfetti ben lavorati, con buona sapidità e finale piacevole di frutto e succoso.
Li Cuti Alezio Doc Rosso Negramaro 2012: Stile più rustico con note di surmaturazione e incompleta maturità fenolica, ma ci guadagna in morbidezza di frutto, con profumi delicati e veri, fresco e succulento con finale sapido.
Li Cuti Alezio Doc Rosso Negramaro 2010:Un Negroamaro di classe “bell’annata”; già dai profumi s’intuisce una marcia in più alle altre, con naso elegante ma non parte subito, ha bisogno di tempo e, poi tanto frutto pulito e fragrante ben espresso, spezia e cuoio si alternano ai balsami e al sottobosco accennato; sorsata ricca e fresca piacevole minerale e sapida ma ancora crudo, i tannini di rango completano un quadro d’autore candidando questo vino ad un lungo invecchiamento.
Li Cuti Alezio Doc Rosso Negroamaro 2008: Il Negroamaro perfetto che cercavo e ho torvato e che può competere con i più blasonati vitigni del centro nord:
Un Negroamaro da incorniciare in tutti i suoi elementi che sono di riferimento e autentici del vitigno. Bouquet che parte dalla spezia per passare al pepe, floreale fine, cuoio dolce e sandalo, curcuma, eleganza e finezza unica, radice amaricante ed erbe officinali sono da apripista a delicate note di salsedine: il mare è vicinissimo; al palato è sontuoso con la spezia ritorna piacevolmente e tannini eccellenti, uniformi, setosi e soprattutto perfetti, che daranno ancora tanta longevità, molto minerale, tanta freschezza e succulenza, il finale è lunghissimo, sinuoso, pulito e mentolato
- Fermentazione acciaio
- Maturazione in barrique 12/18 mesi
Costo da 10,00 ai 12,00 euro
Il “Doxi” Alezio rosso Doc riserva
La linea Doxi eredita la lavorazione del Negroamaro Li Cuti 2008 ormai non più prodotto: fermentazione acciaio e maturazione in botti, prima erano barrique oggi sono da 25 ettolitri. Il Doxi è il classico taglio salentino con Negroamaro e Malvasia Nera. Nasce esclusivamente dal vigneto Santo Stefano ad Alezio su terreni misti dove si trova argilla e calcare. Indubbiamente siamo difronte a un vino più fresco e snello in tutte le sue annate con una tipicità ben espressa ma il 2010 spicca su tutti per un palato più complesso.
Doxi Alezio rosso Doc riserva 2011: Naso floreale con leggera spezia, ma ancora poco espressivo, ma si aprirà; bocca che si apre con buona freschezza, sapidità e succulenza di frutto, i tannini sono ben lavorati uniformi e veri, setosi ma vivaci
Doxi Alezio rosso Doc riserva 2010: Profumi che si aprono con spezia e floreale come il garofano, fondo di cuoio, sottobosco e balsami più del 2011; bocca di grande stoffa elegante fine e morbida ricca di frutto con tannini uniformi e veraci bellissimi, succulento e minerale da favola, insomma un vino di classe ,lungo e ricco con finale mentolato e tanta sapidità.
Doxi Alezio rosso Doc riserva 2009. Naso con spezia e frutto in confettura che si esprimono in note arrotondate e piacevoli; bocca sincera e poco espressiva.
Costo dai 13,00 ai 15,00 euro
Patitari Salento Primitivo int: Entrambe le annate si caratterizzano per freschezza di frutto nei profumi con delicata speziatura; al gusto sono piacevoli e ricchi di acidità rinfrescante, ma non manca la classica morbidezza che rende armoniosi i tannini veraci e una mineralità che dona struttura e nerbo.
Costo dai 13,00 ai 15,00
Cantine e Camping La Masseria
s.s. 101 km 34,5
73014 Gallipoli (LE)
tel. 0833201425