Metti una cena come tante altre, ma questa volta l’ospite è Fabio Magnani, amico e noto giornalista, nonché espertissimo degustatore. Panico… che gli faccio bere!?
Lui mi chiede di assaggiare un Primitivo di Manduria e, nel voler andare sul sicuro, scelgo un vino che a mio parere è fra i più rappresentativi della tradizione contadina, da dove si può capire l’essenza di un territorio, le caratteristiche del vitigno, e la sua capacità di evolversi con l’invecchiamento. Si, avete capito bene, invecchiare, a scapito di tanti che pensano che il Primitivo è un vino da bere esclusivamente subito. E ci sono delle versioni a Gioia del Colle che vanno oltre i dieci anni con signorilità, ma di questo ne parleremo in seguito.
Una Famiglia che non ama mettersi in mostra, schiva e riservata, ma pensa al concreto, lavorando con metodi tradizionali sia la vigna sia il vino, una lavorazione senza fronzoli vari in cantina e in vigna.
La cantina si trova in centro a Manduria, appena si entra si apre una finestra sul passato, visitare la loro cantina è come fare un salto nel tempo. Il palazzo è di fine ottocento, con ampie volte a vela, e qui c’è la bottaia e gli impianti di vinificazione: certo non vi aspettate impianti supertecnologici, ma invece c’è il classico torchio a doghe (molti produttori lo stanno riadottando, anche se in chiave moderna, con pressa idraulica dall’alto).
Il vino nasce da vigneti di proprietà, circa 6 ettari di alberello pugliese nell’agro di Manduria curati personalmente da Giuseppe Attanasio con un’esperienza di oltre settant’anni.
Vorrei dirvi che l’ho degustato…; invece no; abbiamo finito la bottiglia… Già nel bicchiere il suo rosso rubino presagiva freschezza e complessità.
Primitivo di Manduria Doc 2009
Questa estrema artigianalità permette di preservare, profumi intensi dal garbo raffinato, eleganti e puliti di liquirizia e di spezie, in evidenza anche la mora nera e succosa; non è un vino urlato e roboante, ma persistente incisivo e affilato; al palato è aristocratico e signorile, con note ferrose e terra con una morbidezza sussurrata e avvolgente, senza mai farti assalire dai suoi 16 gradi, che ci sono, ma solo funzionali all’abbinamento. Il frutto succoso e la liquirizia si concentrano maggiormente nella seconda fase gustativa, ben sostenuti da tanta succulenza e sapidità. Il finale, sinuoso e filante, è accompagnato da note di caffè e tanto altro. È un vino, che, per essere apprezzato al meglio, va bevuto lentamente; e in dolce compagnia…
UVE: primitivo 100%
ZONA DI PRODUZIONE: Manduria
SISTEMA DI ALLEVAMENTO: alberello
ETA’ MEDIA DEL VIGNETO: 50/60/80 anni
RESA PER ETTARO: 40 q.li
TIPOLOGIA DI RACCOLTA: manuale, in cassette
EPOCA DI VENDEMMIA: metà settembre
AFFINAMENTO: acciaio 11 mesi e barriques per 15 mesi di vari passaggi
Costo da 20,00 a 22,00 euro in enoteca
Attanasio
Via per Oria n.13
Manduria (TA)
Telefono e Fax: 099 9737121