LOGOANDREADEPALMA
Facebook
LinkedIn
Instagram
  • Galleria fotografica
  • Chi sono
  • cosa BERE
  • dove MANGIARE
  • cosa CUCINARE
  • dove ANDARE
  • Punti di vista e approfondimenti
  • Contatti

Francesco Cirelli giovane e ambizioso: dalla terra dei calanchi un Trebbiano d’altri tempi fermentato in Anfora

19 Aprile 2016Andrea De PalmaNessun commento
Francesco Cirelli

Francesco Cirelli

Non sto esagerando, quando approcci un vino del genere resti sempre perplesso. Mi ricordo la prima volta che ho degustato il trebbiano di Cirelli: ho sgranato gli occhi e ho chiesto subito di scoprire la bottiglia per capire cosa stavamo bevendo. L’Abruzzo ci ha abituati a tanti vini così, molto artigianali e poco omologati. La sorpresa e la voglia di capire mi fanno chiamare Francesco, che incredulo ma soddisfatto mi chiarisce il metodo di

I Calanchi abruzzesi

I Calanchi abruzzesi

lavorazione: in anfora, senza solfiti ne addomesticamenti consueti. Non ci potevo credere e per molto tempo speravo di incontrare il produttore e, per ben due volte non siamo riusciti. Ma, l’ennesima ha avuto esito positivo. Al rientro da miei giri fieristici marito e moglie mi aspettano a Pescara. Una coppia giovane ma con obiettivi e motivazioni da vendere. Dopo un’eccellente pizza alla napoletana a Pescara siamo andati in azienda. L’agriturismo è gradevolissimo con stanze confortevoli e molto ampie. Il risveglio con il sole annunciava una giornata splendida, rafforzata da una colazione ipercalorica

Agriturismo Cirelli

Agriturismo Cirelli

assieme a Francesco. Si parte subito: indossati gli stivali –ho sempre il mio in macchina, altrimenti sarebbe stato impossibile camminare- si parte per i vigneti.

Anche se giovane, Francesco si mostra da subito soddisfatto delle sue scelte: il terreno lo compera con un mutuo ancora da finire. Prima costruisce la casa di campagna, dove abitare con sua moglie e subito i vigneti in un terreno quasi tutto argilloso con punte di calcare affiorante. L’umidità della notte ci impone soste frequenti per ripulire gli stivali che si incollano di frequente nel terreno, tendenzialmente in pendenza eccellente per il drenaggio, e i filari di trebbiano e montepulciano sembrano quasi scomparire alla vista

Filari di Trebbiano nella terra argillosa

Filari di Trebbiano nella terra argillosa

tanto sono scoscesi. Sotto un ruscello quasi a raccogliere l’acqua che defluisce e poi un piccolo boschetto. Ma, prima di tutto ciò un gradevole uliveto a protezione delle preziose viti.

Nelle poche vendemmie la qualità del trebbiano s’impone sul montepulciano, tanto da spingere Francesco a puntare ad incrementare le viti altro Trebbiano.

I Calanchi sono tutt’intorno all’azienda e spingono il giovane produttore a impiantare alberi di fico su terreni non adatti alla vigna al fine che non possano

Petto di Oca affumicato

Petto di Oca affumicato

essere erosi dalle piogge. Ora sorge il problema di cosa fare dei fichi raccolti, ma l’intraprendenza giovanile escogita un allevamento di oche che mangiano volentieri i fichi e a loro volta sono macellate da cui si producono ottimi salumi come il petto affumicato, marinato e un salame d’eccezione.

Salame d'Oca

Salame d’Oca

La cantina si mostra di una semplicità estrema, con anfore da otto qt. di porosità media non smaltate ne cerate, niente acciaio e legno, un torchio “olio di gomito“e poco altro.

La lavorazione del trebbiano prevede la pressatura con raspi e macerazione di un giorno, non c’è refrigerazione ma basta aprire le finestre e ci pensa il Gran Sasso al controllo delle temperature. Non ci sono lieviti aggiunti ma solo autoctoni: la terra non giudicata idonea alla coltivazione della vigna è stata per anni abbandonata dai contadini della zona e quindi è molto viva. Seguono delestage e travasi alla bisogna. Dopo la fermentazione alcolica

Tortelli con ripieno di Oca

Tortelli con ripieno di Oca

e malolattica i vini non sono filtrati ne stabilizzati con il freddo delle macchine prima dell’imbottigliamento ma, Francesco pazientemente sposta le anfore fuori al freddo della notte e la mattina imbottiglia. Il vino sosta in anfora almeno 9 mesi.

 

 

Passiamo alla degustazione

Trebbiano 2013 anfora

Premetto che questi vini hanno bisogno di qualche anno per mostrarsi al meglio, infatti il 2013 in degustazione a maggio 2014, si eccellente, oggi risulta essere strepitoso nei profumi. Si apre con vigore con semi di senape e un intenso floreale, seguito da sentori di erbe officinali e spezie come la curcuma, che subito lascia il posto a frutta gialla e note minerali e vegetali. Ma è al gusto che ci travolge con tanta freschezza iniziale e copiosa mineralità pungente e succulente, il finale intriso di note vegetali e spezia bianca come il pepe.

Trebbiano Anfora 2012

Si apre subito al naso con sentori floreali come la ginestra e frutta gialla. A seguire emergono note di miele di acacia. Al palato si ripetono le sfumature di fiori e frutta ma vivacizzate e rinforzate dalla consueta acidità e tanta sapidità.

Batteria di Montepulciano e Trebbiano

Batteria di Montepulciano e Trebbiano

 

Cerasuolo Anfora 2013

Anche il cerasuolo è un bel bere, nel rispetto della tradizione abruzzese ci dona profumi di piccoli frutti rossi e fiori, al palato è morbido e ricco di ciliegia con tanta sapidità tanto da renderlo fresco e piacevole da bere, classico per il cerasuolo da tutto pasto.

Montepulciano Anfora 2014

Tanta florealità e tanta materia per questo vino che esordisce con profumi di mirtillo rosso e ciliegia e un bouquet intriso di origano selvatico, geranio e china. Al palato scalpita come un purosangue, con note ematiche molto persistenti e sentori ferrosi; e una notevole spalla acida che ravviva un frutto rosso croccante e succulento. I tannini anche se asciutti sono di buona qualità e uniformi. Finale lungo con garanzia di longevità.

Montepulciano Anfora 2013

Questo montepulciano paga un’annata piovosa e il frutto è più attenuato ma resta sempre un bel vino al naso. Al palato si difende meglio, anche se caldo mostra un frutto integro e media acidità.

Montepulciano Anfora 2011

Su questo vino si potrebbe parlare per ore: da subito sono netti i segni di un vino di razza da lungo invecchiamento tipico dei vini artigianali che sono figli dell’annata e, forse anche del caso. Ma non è questo il caso…. Note salmastre tipiche della risacca di mare, fiori rossi come il geranio e foglia di ulivo vanno a comporre una trama olfattiva elegante e finissima. Al palato è strabiliante, sfoggiando un gusto morbido e bella acidità che assieme a dei tannini veri, uniformi e piacevoli sostengono note rustiche di liquirizia, cioccolato fondente e mentolate. La succulenza del frutto è rafforzata da una notevole acidità e sapidità che lasciano il posto alla liquirizia e persistenza gustativa lunghissima che preannuncia longevità.

Tutti i vini in anfora hanno un costo che varia dai 20,00 ai 22,00 euro

Azienda agricola

Francesco Cirelli

Treciminiere

Colle San Giovanni, 1

Atri (TE)

0858700106

hospitality@agricolacirelli.com

www.agricolacirelli.com

Bottiglie: 33.000

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Tag: Abruzzo, Anfora, Cirelli, weekend in Abruzzo
Post precedente Osteria Perbacco a Bari: scrigno di sapori veri Prossimo Post Fettuccine con cozze e limone: cucina di casa da tre stelle

articoli collegati

A Loreto Aprutino in Abruzzo sei produttori di vino fanno partire il progetto “NIDI IN CAMPAGNA”  a sostegno di biodiversità e tutela del territorio…

15 Febbraio 2022Andrea De Palma

Colle Berdo il Trebbiano di Cingilia 2018

7 Agosto 2019Andrea De Palma

Giacomo Radica…la bollicina Metodo Classico 2012 da Chardonnay dal respiro di mare…

30 Agosto 2021Andrea De Palma

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli recenti

  • Food & more e ognissanti, 100 vini in una “degustazione casual” a Trani
  • La Malvasia aromatica di Candia di Solenghi e La Tosa nei Colli Piacentini
  • L’Aleatico non fa notizia… ma a “me mi piace”…il Vinaccero 2016 della cantina Coppi.
  • BROS’LAND – Visionary Food Talk. Dal 13 al 15 settembre il Salento
  • S’Adatt 2016 di Michele Laluce l’Aglianico del Vulture tutto frutto e spezia.

Commenti recenti

  • Jonah su La “Colazione di lavoro”, il piacere della riservatezza e dell’esclusività.
  • Andrea De Palma su Fedro Pas Dosé 2018, il Metodo Classico da Bombino Bianco della Famiglia Ariano in Puglia.
  • DOMENICO su Fedro Pas Dosé 2018, il Metodo Classico da Bombino Bianco della Famiglia Ariano in Puglia.
  • Maffucci Ausilia su Moscatello selvatico di Gabriella Falcone: vigna piccola nella zona Castel del Monte con tanta passione e amore…
  • Michele su AZ. AGRICOLA CINGILIA DI FABIO DI DONATO L’ARTIGIANO CONSAPEVOLE DEL VINO…

Archivi

  • Dicembre 2024
  • Novembre 2024
  • Settembre 2024
  • Agosto 2024
  • Luglio 2024
  • Giugno 2024
  • Maggio 2024
  • Aprile 2024
  • Marzo 2024
  • Febbraio 2024
  • Gennaio 2024
  • Settembre 2023
  • Agosto 2023
  • Luglio 2023
  • Giugno 2023
  • Maggio 2023
  • Febbraio 2023
  • Gennaio 2023
  • Dicembre 2022
  • Novembre 2022
  • Ottobre 2022
  • Settembre 2022
  • Agosto 2022
  • Luglio 2022
  • Giugno 2022
  • Marzo 2022
  • Febbraio 2022
  • Gennaio 2022
  • Ottobre 2021
  • Settembre 2021
  • Agosto 2021
  • Luglio 2021
  • Giugno 2021
  • Maggio 2021
  • Maggio 2020
  • Aprile 2020
  • Marzo 2020
  • Novembre 2019
  • Ottobre 2019
  • Settembre 2019
  • Agosto 2019
  • Maggio 2019
  • Aprile 2019
  • Febbraio 2019
  • Gennaio 2019
  • Dicembre 2018
  • Novembre 2018
  • Ottobre 2018
  • Settembre 2018
  • Agosto 2018
  • Giugno 2018
  • Maggio 2018
  • Aprile 2018
  • Marzo 2018
  • Febbraio 2018
  • Gennaio 2018
  • Dicembre 2017
  • Novembre 2017
  • Ottobre 2017
  • Settembre 2017
  • Agosto 2017
  • Luglio 2017
  • Giugno 2017
  • Maggio 2017
  • Aprile 2017
  • Marzo 2017
  • Febbraio 2017
  • Gennaio 2017
  • Dicembre 2016
  • Novembre 2016
  • Ottobre 2016
  • Settembre 2016
  • Agosto 2016
  • Luglio 2016
  • Giugno 2016
  • Maggio 2016
  • Aprile 2016
  • Marzo 2016
  • Febbraio 2016
  • Novembre 2015
  • Ottobre 2015
  • Agosto 2015
  • Luglio 2015
  • Giugno 2015
  • Maggio 2015
  • Marzo 2015
  • Gennaio 2015
  • Maggio 2014

Tag cloud

Abruzzo Aglianico Aglianico del Vulture ancestrale Andria Basilicata bollicina Bombino Bianco Borgo Eganzia Borgo Egnazia Campania Castel del Monte Centorame Cerasuolo Chieti CORONE Cucina Frentana Fivi Gioia del Colle Greco di Tufo Guida Vini Buoni d'Italia Locanda di Beatrice Loreto Aprutino Meet in cucina Montepulciano Murgia Negroamaro Nero di Troia Orecchiette Passerina Pecorino Pizza Napoletana Primitivo Primitivo di Manduria Puglia Rivera Rosato Salento Spumante Tintilia Torre dei Beati Trebbiano Vini artigianali Vinibuoni Vulture
© Andrea De Palma - E-mail: depalma.andrea@gmail.com - Cell. 330324421