Non posso e non riesco a nascondere una mia predilezione per le bollicine, soprattutto quando sono a rifermentazione tradizionale, biologiche e non filtrate.
Beh, vi ho introdotto quest’azienda nata nel 2008 in provincia di Arezzo, perché personalmente ritengo che questa tipologia vada fatta emergere.
Le basi sono solide; Francesca enologa, il fratello Andrea alla gestione finanziaria e Chiara al commerciale; una triade molto efficiente, tanto da gestire i quindici ettari vitati con vitigni che fanno parte della tradizione toscana e che erano inclusi nella “ricetta” originaria del Chianti: Sangiovese, Colorino, Canaiolo e Trebbiano.
“Gestiamo questo patrimonio con rispetto: in campagna la parola d’ordine è biologico, in cantina il lavoro è svolto in modo naturale, senza l’aggiunta di alcuna sostanza a parte una trascurabile quantità di solfiti esclusivamente quando necessario”, queste le parole di Francesca che con fare modesto mi racconta del suo vino.
Ma quello che, durante il Back to the Wine a Faenza mi ha incuriosito e “piaciuto tantissimo” è il SOTTOFONDO 2015, un vino che riporta in auge una vecchia tradizione di rifermentazione in bottiglia.
Nasce dalle uve Trebbiano, e qui già la cosa è molto interessante -nessun piacione internazionale, con due vendemmie separate, una anticipata e una posticipata con leggera macerazione sulle bucce; fermentazione spontanea in acciaio e poi i due vini sono assemblati a febbraio con l’aggiunta in bottiglia del mosto ottenuto dalle uve destinate al Vin Santo. Quindi nessun dosaggio particolare e nessuna filtrazione.
E di questa tipologia ne sto vedendo, e bevendo, davvero tanti, che siano da Glera, o Durella, o da Pecorino, hanno una caratteristica che li accomuna, una estrema bevibilità e piacevolezza che riporta al frutto da cui sono fatti, con un corredo olfattivo discreto e una bevuta fresca che li candida ad abbinamenti con pizze, salumi e tutti i piatti di pesce, compreso e soprattutto i fritti.
Il Sottofondo 2015 si presenta leggermente velato, ma non guasta, i profumi vanno dal nocciolato al vegetale con una bevuta facile e freschissima dovuta a una buona dose di acidità; non manca una piacevole sensazione tannica che gli permetterà abbinamenti anche con formaggi semi-stagionati, cremosi e a pasta filata. Dimenticavo, è sicuramente eccellente con la pizza.
In enoteca lo trovate a non più di euro 15.00 e sinceramente è sicuramente meglio di tante bollicine industriali…
Cantina Tunia
Località Dorna
Civitella in Val di Chiana
52041 Arezzo
tel.: 348.7254533
mail: info@tunia.it – www.tunia.it