Note di terra si fondo fumé, fieno e tabacco biondo, sentori puliti e mai urlati che solo una lavorazione in anfora di terracotta può dare.
Profumi puliti su un fondo di vegetale rinfrescante, un vino mai stanco che sa regalarci gioia e spensieratezza.
Una lavorazione artigianale con un’ottima materia prima, 40 giorni di macerazione con le bucce, fermentazione spontanea e nessuna filtrazione; queste sono le scelte che da sempre ha fatto Roberto Orciani chirurgo per mestiere e vignaiolo per passione.
Come si vede è un vino che non va bevuto in annata ma atteso per ottenerne il massimo della sua personalità.
L’anfora è il primo strumento di vinificazione usato da millenni per la produzione dei vini, un vaso vinario molto difficile da gestire se non si ha esperienza e ottima uva e, soprattutto conoscenza nella gestione della fermentazione: e in questo Roberto è diventato molto bravo.
Finalmente si scalda un po’ ed emerge il frutto, integro e carnoso: sarà che sono le 9.00 del mattino e forse alle 8.30 era troppo freddo il vino 🙂 !
La vera differenza è nel berlo quasi masticabile solo frutto, tanto frutto con ottima acidità rinfrescante che equilibra con note saline nel finale associata al finocchietto fresco che sembra quasi anice. Il finale ci riserva sempre il frutto al centro bocca.
Un vino che si scegli non per giocare con gli abbinamenti ma per bere, godere e divertirsi: comunque può gestire abbinamenti fino a carni bianche e pesci in tutte le cotture: provatelo sulla zuppa con peperoni.
Come averlo: