… il millesimato Anna di Centorame briosa compagnia di una serata presso Est ad Andria
Serata calda e poca fame ma tanta voglia di rinfrescarsi. Michele Muraglia di Est mi…
Serata calda e poca fame ma tanta voglia di rinfrescarsi. Michele Muraglia di Est mi…
Voglio iniziare a parlarvi di Attanasio, un piccolo produttore a Manduria (Ta) storico per il suo Primitivo che fa affinare il suo rosato da pressatura soffice in anfore di terracotta pugliese, che non cedono nulla ma rendono il vino equilibrato e meno nervoso: bello e vero il coloro che ricorda la ciliegia fresca, come anche nei profumi intensi di ciliegia, rosa rossa e agrumi; morbidissimo e sapido, avvolgente nel berlo. http://www.primitivo-attanasio.com/index.htm
Il massimo del piacere lo raggiungo con il Primitivo Vecchie Vigne Co’ 2018
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Le fermentazioni sono sempre spontanee senza uso di lieviti aggiunti e il risultato è di vini veri, sinceri, dalla personalità che emerge chiara nei profumi come le note tipiche di affumicato del Gaglioppo, note nette di spezia nera e frutto intenso come la ciliegia. Notevole il corredo tannico che però sono uniformi e piacevoli, anche perché arrotondati dal lungo invecchiamento in botti grandi.
… quando si degustano certe bottiglie ti rendi sempre più conto delle potenzialità di certi vitigni, della capacità di attraversare il tempo. Si resta sempre senza parole… si cerca di argomentare… ma non c’è molto da dire…
Finalmente passiamo al vino che mi ha sempre entusiasmato, l’Etichetta Bianca riserva 2017, ancora troppo giovane ma già pronto da bere subito o aspettarlo ancora per qualche anno. Nasce con fermentazione in acciaio dove matura per dodici mesi e poi affina in barrique nuove per altri dodici mesi. Qui, il grosso lavoro è fatto dal vigneto ad alberello e il terreno argilloso una combinazione che partorisce un vino molto signorile nei profumi e al gusto.
La MATHUSALEM, a mio modesto parere, è sembrata più pronta delle altre. Nel complesso emerge tanta eleganza olfattiva i profumi puliti e ben distinti e molto persistenti. Al gusto è la piacevolezza del frutto che prevale con le parti morbide, mentre tannini e acidità arrivano appena dopo ad equilibrare il tutto, senza mai prevalere.
Dopo l’invaiatura, sono eliminati i grappoli considerati poco adatti alla vinificazione. Di solito la vendemmia del Negroamaro è fatta fra la fine di settembre e i primi di ottobre, ma, quest’anno, a causa delle scarse piogge, i vigneti non irrigati sono stati vendemmiati con due settimane di anticipo. La qualità dell’uva è eccellente, la maturazione fenolica è perfetta. Le uve destinate a produrre il Piromàfo, dopo la diraspatura, macerano per 10/12 giorni a 20°/22° con seguenti delèstage, salendo fino a trenta gradi man mano che la fermentazione termina.
Ecco che in costiera i vitigni rossi sono Aglianico, Piedirosso, Sciascinoso e il Tintore di Tramonti, mentre fra i bianchi il precoce Fenile e il tardivo Ripoli, l’aromatica Ginestra e la speziata Pepella -soggetta ad acinellatura come il Picolit. Come anche Falanghina e Biancolella.