LOGOANDREADEPALMA
Facebook
LinkedIn
Instagram
  • Galleria fotografica
  • Chi sono
  • cosa BERE
  • dove MANGIARE
  • cosa CUCINARE
  • dove ANDARE
  • Punti di vista e approfondimenti
  • Contatti

Bottiglie Dimenticate… una degustazione “indimenticabile”…

20 Aprile 2020Andrea De Palma2 commenti

Di Nunzio Quatela

‘Bottiglie dimenticate’ 7 febbraio 2020, degustazione guidata e condotta da Andrea De Palma.

Che avremmo avuto sorprese c’era da aspettarselo, il dubbio restava nel quali di esse sarebbero riuscite a domare quella curiosità che mette assieme, attorno ad un tavolo, una bella dozzina di indomiti ‘nasi’, nasini o nasoni come il mio, sempre alla ricerca di emozioni sensoriali e, perché no, di tanta voglia di stare assieme in buona compagnia.

Ed ecco che il carissimo Andrea De Palma, sapiente enogastronomo e sciabordante maestro di viaggio tira fuori, d’un sol colpo, otto bottiglie dimenticate in qualche recondito angolo di eno-mondo provincia di chissà dove, reduci da una guerra di circa vent’anni, chi più chi meno, vissuti in trincee dalle condizioni di conservazione improbabili e temperature imprevedibili quanto gli andamenti di borsa.

Nunzio Quatela e Andrea De Palma

Nunzio Quatela e Andrea De Palma

 

Otto decanter, cavatappi a lame d’obbligo, filtro in acciaio inox, ossigenazione di un paio d’ore e … via, si va: otto vini, otto assaggi,  a caccia di sorprese, conferme o delusioni, senza aspettative ma con tanta curiosità. Un po’ come la vita.

Pajè, Barbaresco 1999 riserva , Produttori del Barbaresco,

Sgomberata la mente dal ‘tanto non ci racconterà nulla di che’ e sorpreso dall’integrità del sughero lascio che la luce ambientale si rifletta sul calice inclinandone su di un foglio bianco la media trasparenza di un mattonato ancora vivido e dalle lacrime lente. Al naso subito l’intensità delle note ossidative predominano ed il frutto si libera con dignitosa residua discrezione. Sentori di mela cotta al forno lasciano poi curiosamente intravedere fini rivoli di eucalipto, china, pellami, mandorla tostata, distinguibili ed integri. L’assaggio spiazza, vent’anni e ed ancora acidità rilevante, tenore alcolico notevole, grip tannico leggero a conferirne complessità. Sbuffi di grafite e rabarbaro, liquirizia e curcuma, humus e macis in chiusura, quasi a suggellarne la bellezza della storia che fu. Ha sorpreso l’integrità e la complessità pur nel suo ‘vissuto’ temporale.

Burlotto, Verduno Pelaverga 2006 riserva, Comm. G.B. Burlotto

Mattone, buona vivacità, si lascia attraversare sfrontatamente dalla luce e si muove lento nel calice. Al naso: frutto surmaturo, note evolute di carattere ossidativo. Si apprezzano sentori di cannella, cuoio, anice stellato e cacao amaro, banana surmatura, miele di castagno. Sorso pieno, morbido, tanto calore ma il frutto scarseggia e l’equilibrio cede ma senza crollare. Resta corto, freschezza ormai dileguatasi nel tempo e non più in sintonia con quanto rilevato al naso. L’assenza di difetti ha permesso l’assaggio ma la piacevolezza ha accusato tutto il peso del tempo trascorso.

Cabutto, Tenuta la Volta, Barolo vigna Sarmassa, 2000, riserva del fondatore

Rosso mattonato, con orientamento al mogano, trasparente e di vivacità alquanto leggiadra. Trama antocianica ormai sul viale del tramonto. Approccio olfattivo non particolarmente articolato, le note ossidative hanno prevalso sui residui sentori di china e cacao, fungo e humus polverizzando la residua percezione del frutto. Il tempo e la conservazione hanno minato le caratteristiche organolettiche relegando il sorso a mera fugacità e chiusura di sottobosco, peccato.

Marina Cvetic, Montepulciano 2005

Il rosso è fitto ed orlato di mogano, l’esordio olfattivo, nonostante la decantazione, libera sentori animali e di vegetali umidi offuscando il pregio del frutto ed evidenziando note ancora verdi. Lo porto all’assaggio senza desistere e con l’intenzione di risentirlo poi al naso dopo ulteriore ossigenazione. Al gusto acidità e morbidezza, tannino di rango, ritorni di chiodi di garofano, radici di liquirizia, note di  tostatura di cacao e caffè. Non esagera nel frutto, ormai in declino, e dissona dai sentori rilevati all’olfatto ma conserva una apprezzabile freschezza gustativa. Risentito a fine serata, complice l’ossigenazione, i sentori poco eleganti si sono ormai diradati ma senza recuperare la piacevolezza di un gran vino per il pregio indiscusso di cui gode. Un piccolo tesoro che meritava maggiori attenzioni di conservazione.

Perillo, Taurasi 2003 riserva

Granato ancora vivido, mediamente trasparente, lento movimento inerziale nel calice. Naso intenso, tanto frutto in confettura, mirtilli, prugna disidratata, spezie emergenti di chiodi di garofano e noce moscata, ancora caratteri noir, ribes, radice di liquirizia e humus, foglia secca. L’assaggio rileva buona acidità e getta l’oblio sugli anni sulle sue spalle, ben sedici. Equilibrio, morbidezza, apprezzabile freschezza, tannino vellutato. Ed ancora: ritorni di cioccolatino Mon Cherì, frutto, sapidità, complessità gustativa articolata e quasi disarmante. Integrità, carattere, finezza, incredibilmente ancora succoso. Chiude con ritorni di cuoio, cardamomo, pepe nero e humus. Gran bella sorpresa nella sua piacevolezza.

Poliphemo, Luigi Tecce, Tarurasi, 2009

Rosso granato intenso e fitto, con orlo mattonato. Evidenti e repentine note di china, prugna cotta, confettura di amarene, tabacco. Fini sentori balsamici con piacevoli rilevanze di zenzero, polvere di caffè. Sorso pieno e avvolgente, pienezza, equilibrio, tannino levigato, intriganti riverberi di mandorla amara. Il finale ha smarrito la tempra del frutto pieno ma ha conservato piacevolezza in percezioni di cuoio, tabacco, china ed accenni di grafite. Ha conservato nel tempo struttura e complessità con finezza e personalità. Si è difeso a spada tratta, questa sera.

Pagliaro, Montefalco Sagrantino 2005, antica az.agr. Paolo Bea

Vivido il rosso mattonato di media trasparenza, si muove con personalità lambendo il calice. Evidenti note di viola secca, sottobosco, fungo, china, radice di liquirizia. Articolazione olfattiva complessa ed elegante confermata da un ventaglio di dattero, confettura di ribes e cacao. L’assaggio rileva fine morbidezza, tannino possente e setoso, cesellato da ritorni speziati di cannella e zenzero che non trascurano frutti neri maturi e fini.  Concentrazione e struttura , persistenza e personalità ragguardevoli con chiusura di macis e caffè. Elegante equilibrio fresco sapido. Una sapiente e fine trama tannica ne ha supportato la ottima piacevolezza unita ad una longevità che ha reso, a mio modesto avviso, questo assaggio come il più pregevole della serata. Sorprendente.

Il Velluto, Amarone della Valpolicella classico, 2003 Meroni

Rosso aranciato, con evidenti trasparenze e degradazione cromatica legata al tempo ed alle condizioni di conservazione. Al naso restituisce sentori di salamoia ed eucalipto che assieme al cuoio sovrastano il frutto oramai dissolto. Il sorso è abboccato, grande morbidezza ma scarsa acidità e sapidità. Il medio bocca è caratterizzato da ritorni di vin cotto, caramello e dattero. Ha perso ogni spinta fresca laddove il tempo ha giocato a sfavore, un peccato per un gran bel vino.

In conclusione, una gran bella esperienza sensoriale. Il trascorrere del tempo e degli anni sortisce effetti diversi su vini differenti tenuti magari al caldo o alla luce e persino in posizione verticale.

Sagrantino Montefalco e Taurasi 2003 e 2009 e, ultimo ma non ultimo, Barbaresco i top della serata.

E’ stata una esperienza anche scoprirne e condividerne impressioni e piacevolezze. Otto vini, dodici amici, tanto tanto divertimento e … un caldo e succulento pentolone finale di trippa con fagioli borlotti e patate che….

Le bottiglie saranno anche state dimenticate chissà dove ma la trippa, la trippa è stata indimenticabile

E …. che ve lo dico a fare !!

a fine serata ‘trippa per tutti’

Tag: Bea, Burlotto, Cabutto, degustazione, Masciarelli, Perillo, Produttori di Barbaresco, Tecce, Trippa
Post precedente Pennette con cavolfiore, pane e pancetta croccante Prossimo Post Pier delle Vigne 2012 di Cantina Botromagno a Gravina: nobiltà per nascita

articoli collegati

La ricetta della Trippa a modo mio: piatto del popolo  

19 Marzo 2020Andrea De Palma

Il Montepulciano Villa Gemma e Marina Cvetic della cantina Masciarelli in Abruzzo: Custode del tempo

25 Febbraio 2022Andrea De Palma

I Riesling di ST. URBANS-HOF alla corte del Castello di Semivicoli: una festa… tanti amici… e bevute celestiali con l’amica Marina Cvetic Masciarelli e la figlia Miriam.

4 Settembre 2017Andrea De Palma

2 commenti. Nuovo commento

piero
2 Maggio 2020 7:49 am

Bravo Nunzio, bella descrizione precisa e particolareggiata di una delle serate di degustazione più interessanti tra quelle organizzate dal padrone di casa, Andrea De Palma negli ultimi tempi.
Bella la compagnia , da leccarsi i baffi la trippa , magistrale la conduzione di Andrea e interessanti scoperte con entusiasmo e delusione tra i vari assaggi.
Per quel poco che può contare anche la mia personalissima classifica di gradimento mette ai primi posti i due Taurasi, seguiti da presso da Sagrantino e Montepulciano,così come non qualificabili erano l’Amarone e il Verduno di Pelaverga di cui come è noto non sono un grande estimatore.
A chiusura una personalissima considerazione : ancora una volta i vini del sud Italia e delle regioni centrali hanno dimostrato, se ce ne fosse ancora bisogno, di non aver nulla da invidiare ai vini blasonati del nord Italia, anzi pure in condizioni di conservazioni estreme , mantengono qualità e capacità di invecchiamento di tutto rispetto .
Speriamo di poter presto replicare un incontro di questo genere, magari con i bianchi da invecchiamento dimenticati nel garage di Andrea…..prosit

Rispondi
Nunzio
7 Maggio 2020 2:58 pm

Grazie, Piero, onorato del tuo commento e speriamo che una prossima occasione ci regali ancora tante belle esperienze sensoriali come questa…. prosit ! Nunzio

Rispondi

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli recenti

  • … quando un vino ti sblocca un ricordo: Metiusco di Palamà
  • Bollata è una cuvèe di Trebbiano Abruzzese e Malvasia.
  • Abruzzo in Bolla 2025 – da sabato 21 a lunedì 23
  • Food & more e ognissanti, 100 vini in una “degustazione casual” a Trani
  • La Malvasia aromatica di Candia di Solenghi e La Tosa nei Colli Piacentini

Commenti recenti

  • Andrea De Palma su Fedro Pas Dosé 2018, il Metodo Classico da Bombino Bianco della Famiglia Ariano in Puglia.
  • DOMENICO su Fedro Pas Dosé 2018, il Metodo Classico da Bombino Bianco della Famiglia Ariano in Puglia.
  • Maffucci Ausilia su Moscatello selvatico di Gabriella Falcone: vigna piccola nella zona Castel del Monte con tanta passione e amore…
  • Michele su AZ. AGRICOLA CINGILIA DI FABIO DI DONATO L’ARTIGIANO CONSAPEVOLE DEL VINO…
  • Michele su AZ. AGRICOLA CINGILIA DI FABIO DI DONATO L’ARTIGIANO CONSAPEVOLE DEL VINO…

Archivi

  • Giugno 2025
  • Dicembre 2024
  • Novembre 2024
  • Settembre 2024
  • Agosto 2024
  • Luglio 2024
  • Giugno 2024
  • Maggio 2024
  • Aprile 2024
  • Marzo 2024
  • Febbraio 2024
  • Gennaio 2024
  • Settembre 2023
  • Agosto 2023
  • Luglio 2023
  • Giugno 2023
  • Maggio 2023
  • Febbraio 2023
  • Gennaio 2023
  • Dicembre 2022
  • Novembre 2022
  • Ottobre 2022
  • Settembre 2022
  • Agosto 2022
  • Luglio 2022
  • Giugno 2022
  • Marzo 2022
  • Febbraio 2022
  • Gennaio 2022
  • Ottobre 2021
  • Settembre 2021
  • Agosto 2021
  • Luglio 2021
  • Giugno 2021
  • Maggio 2021
  • Maggio 2020
  • Aprile 2020
  • Marzo 2020
  • Novembre 2019
  • Ottobre 2019
  • Settembre 2019
  • Agosto 2019
  • Maggio 2019
  • Aprile 2019
  • Febbraio 2019
  • Gennaio 2019
  • Dicembre 2018
  • Novembre 2018
  • Ottobre 2018
  • Settembre 2018
  • Agosto 2018
  • Giugno 2018
  • Maggio 2018
  • Aprile 2018
  • Marzo 2018
  • Febbraio 2018
  • Gennaio 2018
  • Dicembre 2017
  • Novembre 2017
  • Ottobre 2017
  • Settembre 2017
  • Agosto 2017
  • Luglio 2017
  • Giugno 2017
  • Maggio 2017
  • Aprile 2017
  • Marzo 2017
  • Febbraio 2017
  • Gennaio 2017
  • Dicembre 2016
  • Novembre 2016
  • Ottobre 2016
  • Settembre 2016
  • Agosto 2016
  • Luglio 2016
  • Giugno 2016
  • Maggio 2016
  • Aprile 2016
  • Marzo 2016
  • Febbraio 2016
  • Novembre 2015
  • Ottobre 2015
  • Agosto 2015
  • Luglio 2015
  • Giugno 2015
  • Maggio 2015
  • Marzo 2015
  • Gennaio 2015
  • Maggio 2014

Tag cloud

Abruzzo Aglianico Aglianico del Vulture Andria Basilicata Biondi Santi bollicina Bombino Bianco Borgo Eganzia Borgo Egnazia Campania Castel del Monte Centorame Cerasuolo CORONE Cucina Frentana Falanghina Fivi Gioia del Colle Greco di Tufo Guida Vini Buoni d'Italia Locanda di Beatrice Loreto Aprutino Massimo di Cintio Meet in cucina Montepulciano Murgia Negroamaro Nero di Troia Passerina Pecorino Primitivo Primitivo di Manduria Puglia Rivera Rosato Salento Spumante Tintilia Torre dei Beati Trebbiano Valentini Vini artigianali Vinibuoni Vulture
© Andrea De Palma - E-mail: depalma.andrea@gmail.com - Cell. 330324421