In una Barletta economicamente in ripresa, Antonio e Vincenzo sono sempre più performanti con la loro offerta fresca e modulare.
A pranzo ci si può fermare per un pasto veloce a prezzi contenuti, mentre la sera la carta è un susseguirsi di emozioni con piatti ben congegnati. Lo stile resta e rimarrà sempre nel solco della tradizione puntellata dagli spunti innovativi di Antonio che deliziano il palato.
I punti di forza sono costituiti anche dalla cordiale accoglienza di Vincenzo e dall’alta professionalità nell’aggiornare la variegata carta dei vini.
Per i più esigenti non sono pochi gli eventi dedicati al vino finalizzati a presentare etichette di qualità incluse bollicine italiane ed estere.
Protagonista della serata è stato lo champagne Delamotte, prodotto nel cuore della Côte des Blancs, in Le Mesnil sur Oger. Tre etichette tutte segnate dalle classiche note molto minerali e saline tipiche del territorio con eleganza nella beva, bolle setose e verticali che si percepiscono al gusto. Azienda storica con alle spalle uno chef de cave condiviso con la nota casa Salon. La presentazione della maison è curata dal direttore vendite Italia Carlo Manina.
Si parte con un aperitivo a base di ostrica fresca con mela e cetriolo in abbinamento al Brut ottenuto con i tre vitigni classici: Chardonnay (tipico della Cote des Blancs), Pinot Noir e Pinot Meunier, a seguire lo sgombro arrosto.
Il menù prosegue con il risotto con vongole e tartufi di mare rinfrescato da salsa di albicocche che gli donano un tocco di singolare piacevolezza.
Eccellente l’abbinamento con il Brut Rosè da Pinot Nero e Chardonnay ricco di nuance di piccoli frutti rossi e tanta freschezza.
Si conclude in bellezza con il Blanc de Blanc da Chardonnay: setoso, minerale, intriso di note gessose tipiche del territorio, con sfumature agrumate e notevole persistenza.
Molte volte siamo portati a confrontare le bollicine italiane con questi prodotti… ma credetemi, sono due mondi distinti, non paragonabili.
In Italia non siamo certamente da meno, abbiamo semplicemente un territorio diverso e una storia più recente nel campo della spumantizzazione, e vitigni diversi, con sfumature gustative e caratteristiche tipiche della nostra terra, che raccontano un vissuto altrettanto diverso dei nostri produttori. Dobbiamo, quindi, continuare e insistere nel mantenere la nostra identità anche nella spumantizzazione.
vi allego un approfondimento sul ristorante…
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