La Basilicata è una terra tutta da scoprire ma il suo Aglianico lo è ancora di più… L’incontro di oggi è con il grande e istrionico Antonio Cascarano, che con i suoi 5 ettari a Rapolla produce delle chicche di vini da bere a fiumi a tavola: perché voglio ribadirlo, che il buon vino è quando riesci a finire tutta la bottiglia a tavola e ne vuoi aprire una seconda.
Anticipo che tutti i vini sono prodotti con agricoltura naturale e tecniche artigianali, senza chimica sia in cantina sia nei vigneti. Rispetto assoluto della terra e del territorio circostante.
Il titolo non è scritto a caso; nella sua piccola cantina Antonio produce Il Camerlengo e l’Antelio, due Aglianico dal cuore forte ma eleganti in ogni senso. Qui si trova la tavola rotonda dove far sedere i propri ospiti e approfittare della sua accoglienza…
I cinque ettari sono dislocati vicinissimi a Rapolla: il Camerlengo nasce dalla Vigna Piano di Croce, su terreni ricchi di nutrimenti dati dalla colata lavica del vulcano Vulture addormentato a circa 550 mt s.l.m.
Qui si gode di un panorama unico, con un territorio incontaminato e tanta ventilazione, con escursioni termiche importanti, caratteristiche che favoriscono e agevolano le fermentazioni spontanee dei suoi vini, che rispecchiano l’annata e non le mode del mercato o le ricette omologate dell’enologo.
Entrambi i vini sono fermentati in botti di legno di castagno troncoconiche (prodotte in Basilicata): il Camerlengo dopo la fermentazione passa in botti grandi di legno per ammorbidire la sua irruenza tannica, mentre l’Antelio -che nasce da un’altra vigna- passa direttamente in bottiglia.
Durante il frugale ma eccellente pasto in cantina a base di salumi e formaggi lucani, assaggiamo prima l’Antelio 2016, che mostra da subito un olfatto fatto di spezia nera come il pepe e tanta mineralità con toni salmastri dovuti sicuramente al terreno, che si fondono a note floreali.
Al palato è esuberante e fresco, pimpante nello sfoggiare tannini e acidità ottimamente amalgamati al frutto rosso, con un finale succoso e finale piacevole.
Il Camerlengo 2014 sfoggia da subito il comune pepe nero e spezia diffusa, nessuna screziatura nella pulizia complessiva dei profumi, arricchiti da tanta amarena dolce, al palato e opulento ma fresco nel complesso con tannini perfetti e una spalla acida di rilievo.
Un vino di grande stoffa che vuole abbinamenti importanti con piatti di carne di lunga cottura, ma godibile anche con ottimi pecorini stagionati e salumi lucani.
Un visita imperdibile, anche per godere dei luoghi incontaminati dei vari paesi nei dintorni, come il Castello di Melfi e la graziosa Barile…
AZIENDA AGRICOLA CAMERLENGO DI ANTONIO CASCARANO
CANTINA in via dei Tigli (Parco delle Cantine di Rapolla). www.camerlenodoc.it. – info@camerlengodoc.it