A Viva la vite come ogni anno si incontrano tanti piccoli artigiani produttori di vini che utilizzano le loro bottiglie come espressione di un territorio e della loro filosofia di vita.
Naturalmente sono presenti produttori con più esperienza e altri con meno esperienza: la differenza si legge tutta nel bicchiere.
Fare vino significa equilibrio fra conduzione della vigna, clima e pratica nel gestire la fermentazione: voglio rammentare a tutti che non esiste il vino “naturale”, bensì artigianale, poiché il vino è un compromesso che noi uomini troviamo fra il succo d’uva e l’aceto che è l’evoluzione naturale del succo d’uva.
Non vi nascondo che mi sono imbattuto in alcuni vini con qualche difetto…
Digressioni a parte, mi reco a Pescara presso l’Aurum e lì ritrovo tanti amici produttori: baci, abbracci, cordiali saluti, ma poi si va sul concreto: sette ore di degustazioni e si torna a casa piacevolmente “rilassati”.
Negli ultimi tempi, grazie a “Report” di Rai 3, si parla tanto di contrasti fra vini artigianali e vini convenzionali, nonché fra lieviti indigeni e lieviti industriali e molto altro.
La verità è che Report ha portato all’attenzione del grande pubblico, enfatizzandole in alcuni aspetti, cose che noi dell’ambiente sapevamo già.
Indubbiamente pratiche di cantina e uso di lieviti industriali hanno un ruolo determinante sul gusto del vino, per questo è importante e corretto che il consumatore conosca come è stato prodotto, in modo che possa fare una scelta consapevole.
Alcuni consigli per gli acquisti:
- il vino artigianale cambia in base alla stagione in quanto figlio dell’annata.
- Il vino della grande azienda mantiene intatti ogni anno i suoi parametri di gusto.
- Il vino del piccolo artigiano in annate difficili non è prodotto o prodotto in piccole quantità.
- Il vino della grande cantina produce ogni anno quantità costanti acquistando uve da altri produttori e, nel caso in cui l’uva non sia di buona qualità, deve intervenire con coadiuvanti in cantina.
- Molti piccoli artigiani trasformano solo le uve della propria azienda.
In conclusione, dipende da voi se comprare la merendina in busta e accontentarvi del gusto omologato o andare dal piccolo pasticciere e comprare la crostata artigianale per una colazione gustosa e più salutare. Secondo voi quale costerà di più?