Lo ripeto, pronti via… un tritacarne che ci tocca ogni anno a noi amanti, appassionati, blogger, comunicatori, pseudo esperti, cultori, esperti, e tanto altro del mondo del vino.
Ogni fine Vinitaly, il discorso fra che primeggia è sempre uno “io il prossimo anno non vengo”, ma invece puntuale tutti ci ritroviamo davanti all’ingresso della fiera.
Anche quest’anno, oltre ai vari padiglioni delle singole aziende, troveremo quello dedicato ai VINI BIO, ARTIGIANALI, SOSTENIBILI denominato ‘Green’ (padiglione 8).
Nicchie di mercato che stanno modificando la geografia dei consumi e dei vigneti, con interi territori vinicoli che si convertono alla produzione biologica e moltissimi produttori impegnati a valorizzare il proprio legame con il vigneto e il territorio trovano spazi dedicati nel padiglione 8 di Vinitaly.
Precise filosofie produttive, la presenza della collettiva Fivi, la Federazione dei vignaioli indipendenti.
Nonostante aspetti di contiguità che possono esserci nelle tecniche produttive, i produttori dei tre spazi espositivi (74 a VinitalyBio, 117 Vivit, 158 Fivi) hanno peculiarità che li contraddistinguono anche agli occhi degli operatori e dei buyer. La scelta dipende dal consumatore di riferimento: chi vuole il prodotto certificato biologico di VinitalyBio, chi segue il percorso dei vignaioli artigianali di Vivit, chi cerca produttori che dal vigneto al consumatore mantengono e valorizzano il legame con il proprio vino come sono quelli di Fivi.
Sempre più apprezzati, i vini del padiglione ‘green’ rappresentano nicchie in espansione in Italia e all’estero.
Dalla ricerca Vinitaly/IRI 2018 emerge che le vendite di vino bio sono cresciute nella distribuzione organizzata italiana nel 2017 del 45,3% in volume e del 40,5% quelle degli spumanti per un totale di oltre 4 milioni di litri e 25 milioni di euro, mentre la ricerca Vinitaly/Wine Monitor su ‘Il futuro dei mercati, i mercati del futuro’ che verrà presentata nella giornata inaugurale del salone del vino evidenzia come, in Paesi maturi come la Germania, dove la domanda di vini italiani è prevista cedente nei prossimi cinque anni, il vino biologico sarà una key factor per il nostro export.
Un focus sulla domanda mondiale di vini sostenibili sarà sviluppato sempre da Wine Monitor nel convegno ‘Vini Bio, questione di etichetta. Quali garanzie per un’informazione chiara e trasparente al consumatore’, organizzata da FederBio in collaborazione con Vinitaly lunedì 16 aprile.
Ogni cantina sa esprimere al meglio la propria peculiarità e a Vinitaly trova il mercato più giusto per sé, quest’anno supportato anche da Vinitaly Directory, l’innovativo portale che ha sostituito il tradizionale catalogo online e che con un numero elevato di filtri e un’organizzazione omogenea dei contenuti delle aziende espositrici permette ai buyer di fare ricerche e confronti mirati.