Ci sono vini che sanno raccontare e raccontarsi, sono come una cartolina illustrata del loro territorio: o, come quando al museo vi danno l’auricolare per ascoltare la storia delle opere senza l’ausilio di una guida.
Ecco, con il Trebbiano Modonnella è come fare una passeggiata fra le viti di Capestrano (AQ), affondare i piedi nel terreno ciottoloso e, se non vi portate un maglioncino, rischiate di prendere freddo. Si, perché ci troviamo a quasi cinquecento metri di altezza e le escursioni termiche si fanno sentire, e poi, respirare a pieni polmoni l’aria incontaminata di quelle zone, che sono all’interno del Parco Nazionale dei monti della Laga e non molto distante dal Gran Sasso.
Il produttore è Mimmo Pasetti, imprenditore vero, dove i numeri hanno la loro importanza, ma è anche innamorato del suo territorio, riuscendo a mantenere il giusto equilibrio fra gestione finanziaria e rispetto per la qualità e delle tradizioni enoiche: cosa non molto facile…
L’azienda di trasformazione è a Francavilla a Mare, ma i vigneti sono sparsi nei territori migliori dell’Abruzzo, in modo da garantire una qualità costante. Andate a trovarlo e ve ne renderete conto.
Qui discutiamo del nuovo Trebbiano, si… perché ne fa un altro storico (ne parleremo in seguito) ma è anche un grande interprete del Montepulciano e del Pecorino.
Vi anticipo subito che il Madonnella è un bianco da bere con almeno un anno di bottiglia, quindi desistete a prendere annate giovani.
Bello già dal colore che lascia trasparire freschezza e mineralità, con archetti che mettono a nudo un corpo di sostanza.
La leggera macerazione a freddo non fa altro che amplificare i precursori aromatici del vitigno, già amplificati dal terroir particolare, dalle brezze mattutine e dalle notevoli escursioni termiche.
Il primo impatto olfattivo è caratterizzato da una complessità di profumi che riportano al vitigno, le note minerali quasi sulfuree, bucciose e ricche di zenzero emergono e prevalgono sul frutto e sul floreale. In seguito si fanno spazio le note agrumate tipiche della lavorazione, ma anche di un territorio come quello di Capestrano; in chiusura emerge il fiore bianco e il frutto come la nespola.
Al palato la nota acida è molto evidente, accompagnata dalla salinità e sapidità tipica, seguita da note quasi di nocciolo di nespola che si accompagna alle note floreali con un finale ricco di frutto dove si riconosce la pesca gialla. Il sorso resta cremoso, frutto sicuramente della sosta sui lieviti, molto morbido e privo di note sgraziate.
Questo bianco, come tanti altri può essere apprezzato anche a temperature più alte, cambiando completamente aspetto, infatti dopo una leggera sosta nel bicchiere i profumi si arricchiscono di tabacco dolce biondo, compresa la nota minerale che si fonde piacevolmente al fiore che resta bianco e al frutto che resta giallo.
Il sorso diventa più opulento da “rosso spoglio”, con attacco ricco di acidità e mineralità, senza mai far prevalere l’alcol, l’equilibrio è spostato verso l’acidità lasciando seguire la morbidezza grazie ad un frutto integro. Il sfinale gustativo è accompagnato anche dalla spezia bianca e erbe officinali.
Sicuramente un vino longevo che sposterà il suo equilibrio con il tempo verso la morbidezza bilanciandolo con la sua acidità importante.
P.S.: le vigne sono giovani e il vino è già promettente…
Madonnella Trebbiano d’Abruzzo Doc 2014
- Fermentazione acciaio
- Maturazione acciaio
- affinamento bottiglia
- Costo in enoteca dai 20 ai 25 euro
Cantina Pasetti
Via San Paolo, 21 – 66023 Francavilla al Mare (CH)
Abruzzo – Italy – Telefono: +39 085 61875 – Fax: +39 085 4519292
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