sarà stata l’etichetta molto bella, o un ragù di cavallo con orecchiette, ma ho avuto un reazione incontrollata e ho aperto il Nero di Troia di Longo il Le Cruste 2013. Si, lo so, ancora troppo giovane; ma alla passione non si può mettere freno.
Per un approfondimento su Alberto Longo andate su questo link https://andreadepalma.it/il-cacce-mitte-di-lucera-di-alberto-longo-lamore-per-i-vini-e-per-il-suo-territorio/
Ora qualche riflessione sul Nero di Troia, di cui si parla da tempo come vitigno emergente in Puglia; e fin qui siamo tutti d’accordo; ma, a mio modesto parere, e dopo molti anni di degustazione, posso affermare che sono davvero poche le aziende che hanno il coraggio di vinificarlo in purezza lasciandogli le sue note tipiche, dai profumi ai tannini irruenti, che sono suoi, e devono sentirsi senza camuffare il tutto con altri vitigni o ammorbidimenti vari.
Certo, non è mai stato facile vinificarlo, sempre ostico e poco duttile, ma è sempre stato forza e sostegno dei nostri contadini. Il suo corredo di tannini lo ha sempre relegato a vitigno da taglio, ma grazie alle nuove tecnologie ed all’uso adeguato del legno, si ottengono degli ottimi risultati.
Lo ripeto, il Le Cruste 2013 è ancora un bambino, ha bisogno di tempo, ma indubbio è, che Alberto, con tutti i suoi vini, ha raggiunto un livello qualitativo di tutto rispetto, frutto di un’attenta ricerca sui vitigni autoctoni.
Già dal bicchiere sembra pavoneggiarsi; a partire dal colore teso, dai toni prugnosi su sfondo di china; per non parlare dei profumi che sgomitano per farsi sentire prima che lo mettiate al naso. Pulizia assoluta, toni caldi e austeri, che annunciano un frutto e il floreale, come la viola, tipico del vitigno e tanta prugna; ma, aspettatelo perché inizierà a concedersi sempre con la giuste dose di spezia come il pepe e note di mirto e macchia mediterranea; poi ancora incenso e tanta frutto rosso, ancora tutto da amalgamarsi al meglio.
Morbidezza e piacevolezza, di un frutto masticatile si evidenziano al primo sorso, con tannini non incisivi, ma che fanno da supporto, tipici per il Nero di Troia della Puglia settentrionale; buona l’acidità e di giusta sapidità. Ottimo anche il residuo di frutto che permane nel palato a fine degustazione. Mirabile il lavoro misurato della barrique sul vino, solo a sottolinearne i tratti tipici senza coprirli.
A bicchiere vuoto, sembra di mettere il naso in un mazzo di rose e fiori rossi con affianco un barattolo di amarena pena aperto…
Il giorno dopo l’ho riassaggiato e non ha mostrato cedimenti alcuni.
Le Cruste – Igt Puglia rosso
Nero di Troia 100%
Fermentazione acciaio
Maturazione dieci mesi in barrique di vari passaggi
Affinamento dodici mesi di bottiglia
Costo da 16,00 a 18,00 euro
Alberto Longo
Contrada Padulecchia
Provinciale n. 5 Lucera- Pietramontecorvino km 4 71036
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