Basterebbe solo il sorriso di Giulia per convincersi della qualità dei suoi vini, ma sotto quel sorriso si cela la forza, la determinazione e soprattutto il coraggio di una giovane ragazza che non ha avuto paura di prendere le redini di una cantina storica abruzzese, e di riuscire a gestire l’eredità caratteriale del padre “il professore Luigi Cataldi Madonna” intellettuale molto acuto che dice sempre quello che pensa, sincero e da sempre faro per la viticoltura abruzzese.
Poi abbiamo la sbagliata opinione che i rossi vadano bevuti solo in inverno. Sbagliatissimo. Questo è un rosso che nasce nella valle di Ofena a due passi dal ghiacciaio Calderone sul Gran Sasso, e le sue vigne si trovano sui costoni della collina ad altezze importanti oltre 500 m. s.l.m., in sintesi il vino rispecchia l’esuberanza e la vivacità del fondatore, sincero, deciso e con un carattere unico.
Il sorso è molto fresco e minerale con la sapidità che ti sfida senza prevaricare piatti come zuppe di pesce. Il meglio lo si raggiunge con la pasta alla chitarra condita con il ragu di crostacei: cicala greca, aragosta e scampi. Naturalmente non bevetelo a temperatura ambiente, rinfrescatelo almeno a 14/16 gradi e finitelo. Una bottiglia che si finisce agevolmente anche in due …
Notevole e vivace anche nei profumi di erbe officinali di montagna, tanta amarena fresca e il pepe nero. Al palato non abbiate timore per i tannini che sono molto ben integrati al frutto e avvolti da nuance di amaricanti, mentolate e tanta liquirizia nel finale.
Vi allego un precedente articolo per un approfondimento su Ofena
Cataldi Madonna tradizione e innovazione continua… La Valle di Ofena: Una regione nella regione