… la Puglia delle bollicine c’è e lo dimostra anche questo metodo classico di Mazzone a Ruvo di Puglia… si avete capito bene: Francesco non è di primo pelo, oltre a produrre un eccellente Nero di Troia ama il mondo degli spumanti e non poteva esimersi dal produrne una tutta sua.
Da bravo enologo qual è da anni sta mettendo appunto il suo metodo, e questo 2017 con sboccatura 2019 lo considero già di buon livello, un dodici mesi sui lieviti che promette molto ma è già in programma la versione aggiornata da ventiquattro mesi…
Il territorio è quello giusto, la collina murgiana ricca di calcaree, dalla terra completamente bianca che dà vini grassi, cremosi, ricchi di sapidità.
Il novantacinque percento è Bombino bianco – un vitigno da sempre adattato bene e ideale per le zone collinari murgiane, e in aggiunta un 5% di Greco, che però è presente nel vigneto di circa quindici anni, un taglio non voluto da Francesco ma ereditato dalla tradizione contadina che prevedeva varie uve per assecondare un gusto che voleva e vuole freschezza grazie al Bombino e sorso grasso e morbido quasi cremoso grazie al Greco.
Interamente prodotto in acciaio con battonage frequenti per due mesi e sosta sui lieviti per il vino base; per la presa di spuma senza dosaggio per 12 mesi: sottolineo che è prodotto interamente in cantina di proprietà.
Nel versarlo la spuma si mostra compatta e con un perlage di media intensità e di buona persistenza, nei profumi si ritrovano le note agrumate e floreali del bombino vendemmiato in anticipo avvolti da note floreali.
Bello il colore di un giallo paglierino leggermente carico e brillante, con sfumature dorate e intense.
Ma se si alza la temperatura leggermente, prevale il Greco con le sue note nette di curry, zafferano, coriandolo e sambuco, un insieme di spezie che vanno ad arricchire anche un sorso cremoso e morbido rinfrescato dalla notevole acidità del bombino.
Un vino che si presta bene a tutto pasto, basta saper giocare con le temperature: molto freddo per aperitivi e antipasti a base pesce e, alzando la temperatura si può osare tranquillamente su primi piatti e secondi già con salse impegnative e, con la carne diventa una vera sfida nonché un gioco di sensazioni gustative.
E… io sono stato davvero cattivo mettendolo in competizione con il menu sobrio ma complesso sotto l’aspetto degli abbinamenti della Locanda di Beatrice.
Maurizio Balducci è sempre un anfitrione eccellente, e ci fa accomodare nel giardino, una serata non molto calda e priva da zanzare e insetti vari.
L’entrée è una fantasia di tartare senza cremine e salsine, che mi da la possibilità di gustarmi un bicchiere ghiacciato di Lucy.
Nel frattempo arriva un piatto di mezzo: la frittura di fiori di zucca fatta come se fossi a casa mia, non unta ma croccante.
Il Vitello con la crema di tonno tenta di sfidare la bollicina che nel frattempo si era riscaldata, e qui non c’è storia: il corpo e l’acidità prevalgono nel palato e c’è solo equilibrio nel palato.
L’apoteosi dell’abbinamento lo raggiungo con lo spaghetto Gentile con Gamberi di Gallipoli e Caviale… cottura perfetta e giusto equilibrio dei vari elementi, crudi come piacciono a me, e qui si ripropone una bollicina che non aggredisce la sapidità degli ingredienti ma la completa e la rilancia.
I Bocconi di Pescatrice con la patata di Margherita di Savoia è così delicato che ho dovuto rinfrescare la bolla e godere e basta…
Con la Guancia di Vitello e il suo ristretto è solo un gioco di sensazioni che si rincorrono, però anche lì la bollicina ci sta’ benissimo.
Con il dessert lasciamo stare non provateci…
Zona di Produzione: Zona Caste del Monte – Puglia
Vitigno: Bombino Bianco 95% 5% Greco
Grado alcolico: 13%
Terreno molto Calcareo
Fermentazione vino base in acciaio
Rifermentazione metodo classico
Dosaggio zero
Costo in cantina : euro 15,00
Prodotto interamente in cantina
La Locanda di Beatrice
SP231 km 34.200, 70033 Corato BA
Telefono: 080 872 4122
Azienda agricola Mazzone
Strada Provinciale 22 Ruvo Palombaio, 460/A
70037 Ruvo di Puglia BA
Telefono: 348 259 1858