Casa che vai, abitudini che trovi.
- “Ciao, come stai?”
- “Ti trovo bene!”
…e altri convenevoli che non lasciano scampo alla domanda successiva:
- “ci beviamo qualcosa?”
- “Ma sì dai! Ma niente d’impegnativo perché sono le 11:00 e devo andare a pranzo fra poco”.
Fino qui tutto come accade fra persone normali, ma quando il luogo di incontro è la cucina di un amico che ha due vetrine stracolme di vini a temperature controllate, con bottiglie “incellofanate”, l’aperitivo inizia a farsi serio e preoccupante, perché giustamente se stappi devi onorare il bicchiere e per noi del mondo del vino significa bere tutta la bottiglia.
“In guerra non si fanno prigionieri”: frase storica e calzante anche per il vino.
La paura aumenta quando vedi anche la Ferrari delle affettatrici sul grande tavolo di legno grezzo con sotto un fiocco di prosciutto crudo e pensi “addio ai 70 km di bici fatti ieri…” ma lo sguardo è sempre sorridente e complice della scelta di ammazzarsi di calorie alle 11 di mattina.
L’arma non convenzionale usata per il pieno di calorie è un Fontalloro Fèlsina del 2012 e a questo punto cadono tutti gli scudi alzati per la difesa, si attacca il nemico e guerra sia!
Parli tu che parlo io, bevi tu che bevo io e la bottiglia finisce, epilogo prevedibile ma molto piacevole, soprattutto perché amo questa azienda e soprattutto il Rancia, il loro Chianti Classico Riserva che ricordo sempre molto elegante nella beva e nei profumi aderente alla tradizione, nei colori e nei profumi.
Non da meno questo Igt Rosso che nasce nel cuore del Chianti Classico da vigne storiche a 350 mt circa: è abitudine di molti produttori di fare un ottimo Igt anche perché è quello che vende di più e da cui si fa cassa e diventa trainante per i “top” di gamma”
Insomma, un vino da bere a tavola e da ordinare sempre che non scontenta mai, restando sempre nel solco della tradizione con un approccio moderno.
Ecco, questo il Fontalloro: ormai il 2012 ha perso tutto il legno e si presenta elegante e fresco ed estrema pulizia gusto olfattiva.
Il Sangiovese da cui è fatto si sente subito nelle note di fiori secchi come la rosa e il frutto rosso ben presente, dovuto anche all’invecchiamento che regala note tipiche di scorze di arancia disidrata che lo rinfrescano anche al gusto.
Ma sono le nuance di tabacco biondo e spezia nera come pepe nero e ginepro che lo rendono intrigante anche perché sono avvolte da sbuffi salini dovuti sicuramente al terreno.
Un corredo olfattivo anche se non penetrante ma ben disegnato, accompagnato in chiusura dalle erbe aromatiche come il timo e nuance di mentolate di eucalipto.
Il sorso è verticale, tanta acidità e freschezza con buona sapidità e la nota salina che perdura e avvolge dei tannini vellutati e mai invadenti con il finale piacevolmente mandorlato.
Un vino sicuramente che non è esplosivo ma che vuole solo farsi bere e farsi ricordare.
Sicuramente un bel bere.
Fontalloro Igt Toscana Rosso 2012
- Vitigno: 100% Sangiovese.
- Zona di produzione: Nei poderi di Poggio al Sole e Arcidossino.
- Raccolta a mano, in due epoche diverse, selezionando le uve migliori.
- Fermentazione acciaio
- Maturazione in barrique di primo e secondo passaggio per 18/22 mesi
- Affinamento in bottiglia per almeno 8/12 mesi
Fèlsina
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