Un piatto povero ricco di dignità contadina tipico della provincia di Chieti. Come in tutte le regioni italiane, la cucina cambia da paese a paese, ma la Pallotta Cace e Ove in Abruzzo è vista come un piatto unico di tutte le famiglie abruzzesi, pochi ingredienti ed è pronto: formaggio di mucca o di pecora, pane, uova, aglio e prezzemolo con salsa di pomodoro.
Una preparazione che si ritrova anche in altre regioni italiane perché frutto della scarsità, basta aprire la dispensa o il frigo e amalgamare avanzi vari come il pane, salsicce, patate con uovo, pane e formaggio, farne delle polpette e friggerle immergendole nel sugo di pomodoro, alcune volte arricchito con ossa di vitello per dargli una parvenza di ragu di carne, e poi esagerate con la scarpetta e la cena è assicurata.
Arrivo all’agriturismo e vengo accolto dallo starnazzare delle papere e questo mi preannuncia che troverò una cucina sincera.
Ad accogliermi è Claudia Travaglini che assieme alla mamma e il padre gestiscono questo angolo di pace sulle colline chietine a soli a 35 km dalla costa Trabocchi e a 15 km dal Parco Nazionale della Majella.
Tavole semplici con una lista di piatti esclusivamente tradizionali realizzati solo con prodotti del loro lavoro: pasta alla chitarra al sugo di papera, Sagne a pezzi con il sugo semplice, Pizz e foje; Pallotte Cacio e Ova e Coniglio con le patate sotto il coppo. Mi raccomando, non essendo un ristorante tradizionale vi conviene chiamare e prenotare.
Non mancano le camere per una sosta rilassante e la possibilità di comprare alcune conserve di verdure e salumi nostrani.
Con grande piacere Claudia mi mostra la preparazione di base delle pallotte, grattugiando esclusivamente la caciotta di mucca semi stagionate e amalgama tutto con uova intere tanto da poter creare un impasto compatto e lavorabile, insaporendo solo con aglio e prezzemolo e non usando il pane: una versione ricca che crea una pallotta morbida e molto sapida.
Fatte le pallotte si friggono in olio e sono pronte per essere immerse nella salsa di pomodoro: la salsa si prepara con la conserva o i pomodori a pezzetti preparati nel periodo estivo, con fondo di cipolla e peperoni dolci. Unite il tutto e fate cuocere lentamente senza far sobbollire, aggiustando di sale e olio evo.
Come in foto non deve mancare il Montepulciano di papà Antonio appena svinato, un vino contadino fatto in tini aperti e vinificazione senza lieviti aggiunti dal sapore e dai profumi ricco di frutto e tanta piacevolezza.
Qui mi soffermo per sottolineare che ho bevuto un vino che molti definiscono “naturale” che non aveva puzze o difetti di fermentazione, fatto da un contadino di ottant’anni, sincero e schietto, con soli sette/otto giorni di macerazione: evviva la sincerità e alla faccia di tanti che millantano le puzze come caratteristica dei vini fatti artigianalmente: “imparate a fare il vino e non a vendere chiacchiere”.
Vado via da Antonio e Claudia ma con la promessa di ritornare per fermarmi qualche giorno anche perché ci sono delle camere confortevoli.
Altri indirizzi di Agriturismi da non perdere dove assaporare la vera cucina Frentana:
Agriturismo Travaglini
Contrada Piano delle Vigne 65
66043 Casoli (CH)
Cell: 349 1637352 – 328 2234108
1 commento. Nuovo commento
Ci siamo stati la scorsa domenica. Accoglienza familiare, cucina semplice dai sapori di una volta, una vera delizia per il palato. Sicuramente ci torneremo