Buttrio e tutto il Friuli è territorio da vivere e respirare, per una vacanza fra enogastronomia e cultura
Le origini di Buttrio sono molto antiche, i Romani una volta costituito il presidio di Aquileia, posero dei punti di difesa anche nell’entroterra e il colle di Buttrio, per la sua posizione geografica e per la sua altitudine rispetto alla zona circostante, poteva corrispondere alle esigenze difensive richieste.
La suggestione del paesaggio e le colline che circondano Buttrio, hanno fatto, nei secoli passati, di questa località un luogo di residenza estiva. Sorgono qui numerose ville, edificate in epoche diverse ed appartenute a diverse famiglie nobili o abbienti friulane.
Il Campanile Sbagliato:
Una delle peculiarità legate al territorio di Buttrio è quella di avere l’orologio del campanile della chiesa parrocchiale capovolto (il numero 6 è in alto e il 12 è in basso). L’autore di tale stranezza, unica in Italia, è Giovanni Battista Bassi, il cui incarico durò però solo 24 ore.
“Villa Ottelio – Tomasoni – Todone:
Il territorio di Buttrio è disseminato di gradevolissimi Bed and Breakfast e sicuramente fra le migliori c’è la “VILLA OTTELIO – TOMASONI – TODONE” edificata nel secondo quarto del XIX secolo. Alla parte di edificio con funzione abitativa vennero aggiunte, in epoche diverse, altre pertinenze di servizio, per lo più ad uso agricolo (cantine, stalle) oggi eleganti camere per l’accoglienza dei turisti.
La villa è oggi di proprietà della famiglia Todone dove Francesca, avvocato di successo, si dedica con la sua famiglia direttamente nell’accoglienza degli ospiti.
Il Castello di Buttrio:
La prima edificazione del complesso è costituita dal castellum medievale del quale attualmente restano pochissime tracce. Successivamente nel XVII secolo, la famiglia de Portis entrò in possesso del terreno, delle relative strutture e vi costruì la propria “villa”. Dopo diverse vicissitudini, negli anni ’90, il castello è stato acquistato dalla famiglia Felluga.
Appuntamenti imperdibile:
Gli appuntamenti a cui non si può mancare sono la “CORSE DAI CARATEI”: Questa manifestazione affonda le sue origini storiche in epoca tardo-medievale ed è un momento molto suggestivo, che ricorda quegli anni lontani quando le botti venivano fatte rotolare all’interno delle cantine, per posizionarle nei punti più adatti relativamente all’umidità e alla temperatura, allo scopo di favorire
Vini alla fiera regionalela maturazione del vino. Inserito nel circuito del Palio Botti dell’Associazione Città del Vino e si svolge durante la “FIERA REGIONALE DEI VINI” giunta quest’anno alla 20^ edizione nel mese di giugno e ricca di eventi come la degustazioni di vini autoctoni, cene a tema con prodotti tipici in abbinamento ad aziende vinicole del territorio, come pure concerti e tanto altro.
Da non perdere:
La sua posizione geografica la candida come base per tour enogastronomici d’eccellenza per tutto il Friuli e per visiti culturali come “La Scuola di Mosaicisti a Spilimbergo” o
a Gorizia dove ha sede il “MUSEO DELLA GRANDE GUERRA” con descrizione degli eventi del 1917 – l’anno dello sfondamento austro-tedesco a Caporetto – e del 1918, sino all’armistizio italo-austriaco del 3 novembre.
Oltre ai giacimenti gastronomici come la produzione dei vari prosciutti a San Daniele, Sauris e Cormons e, alle svariate cantine di qualità di cui vi parlerò in seguito.
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