le ricette del territorio, un termine sempre sbandierato ormai inflazionato, tutti parlano cucina del contadino… ma come ogni cosa di tendenza c’è il rischio che ne venga stravolto il significato.
Ma per Massimo di Maggio lavorare i prodotti della sua terra è una passione e lo si vede in modo tangibile nei piatti proposti come introduzione ad un menu ricco di stimoli.
Lo scenario è la piana che precede il Gargano prima di salire a San Giovanni rotondo, qui Massimo e famiglia hanno creato un angolo rilassante, con piscina e anche qualche camera: ideale per una sosta prima di riprendere il viaggio vista la vicinanza all’autostrada.
Vi anticipo che la sera c’è la pizza cotta nel forno a legna, il tutto condito con un servizio in sala molto attento. Non manca una discreta cantina di vini pugliesi e anche ottimi distillati.
In estate portatevi anche il necessario per un tuffo in piscina, molto ampia e confortevole.
Decido di non eccedere e chiedo a Massimo di darmi solo piatti a base di verdure, e lui diligentemente inizia una carrellata di piatti tutti ben presentati, con l’ingrediente principale in evidenza accompagnato solo da pochi altri elementi decorativi: insomma una chiara dimostrazione di come si riesce a dare valore a ingredienti pseudo poveri con creatività, giocando con i colori e esaltandone il gusto.
I Carpaccio non carpaccio con mandorle e capperi è una falda di peperone dolcissimo che si va ad equilibrare con la sapidità del cappero e la nota tostata della mandorla.
I “friggitelli” (piccoli peperoni del territorio) classicamente spadellati ammorbidiscono la loro nota amarognola e vegetale con una delicatissima burrata arricchita da vino cotto: giudicate voi i colori e la corretta disposizione nel piatto.
Il Pancotto estivo è una dadolata di verdure passate in forno ben disposte su crostone e saporitissime.
La parmigiana di “Borragine” e rapa rossa si commenta da sola per i colori e la coreografia.
“E che ve lo dico a fare”, la melanzana con maionese di pomodoro “datterino” giallo mi ha dato il colpo di grazia e, si commenta da sola…
E dopo tutti questi colori e sapori pensavo di aver finito ma, sono stato “obbligato” all’assaggio e, giuro che ho mangiato solo una forchettata di questo invitante primo piatto a base di “Troccoli” fatti in casa (una derivazione della pasta alla chitarra abruzzese” condita con salsa di pomodorino giallo e salsiccia sbriciolata di maiale.
Stavo per andar via ma sono stato trattenuto con forza dal cameriere che mi ha proposto un ulteriore piatto già pronto e cui non potevo dire di no e che Massimo voleva solo un suggerimento alla preparazione: delicatissimo, morbidissimo e profumato filetto di maiale con salsa di pomodoro e verdurine.
Anche se non ho finito il piatto, ammetto che è stata una degna conclusione di un menu che rifugge dall’imperante menu turistico a San Giovanni… e poi la piacevole accoglienza di Massimo e famiglia.
Con un costo del menu davvero contenuto da 25 a 40 euro
Tenuta Chianchito
Sp. 45 bis km. 11,550
San Giovanni Rotondo (FG)