C’è un territorio magico in Abruzzo dove le verdi colline guardano il mare e accarezzano le nuvole.
Dolci venti rinfrescano e rendono rilassante camminare attraverso vigneti pettinati e verdeggianti boschi: non è una favola, ma è la realtà che potrete vivere grazie al turismo eno-gastronomico attraverso le Colline Teramane in Abruzzo, una esperienza indimenticabile vissuta in compagnia di Caterina e Filippo Cornacchia presso la loro storica cantina di Famiglia: fra le prime tre a imbottigliare in Abruzzo.
Sessanta ettari di vigneto adagiati su dolci Colline e circa 200.000 le bottiglie prodotte, fra Trebbiano, Montepulciano, Passerina e Pecorino: oltre a quaranta fra seminativi e ulivi come dimostra l’ottimo extravergine.
L’occasione per godere della loro piacevolissima accoglienza è stata la presentazione del loro nuovo Trebbiano che nasce da una breve macerazione delle uve e sosta sui lieviti… tutto a vantaggio di tanta piacevolezza di beva, con profumi di frutta molto intensi.
Si parte dal Trebbiano ma tante saranno le novità che ci aspettano nel cambio di rotta della cantina Barone Cornacchia, dove Caterina e Filippo hanno preso in mano le redini di un padre recalcitrante ma conscio che l’azienda ha bisogno di nuova linfa, partendo dal cambio in vigna e rivedendo gli stili di lavorazione.
Il benvenuto lo abbiamo con il Trebbiano Casanova 2020 una versione giovane, fresca, dinamica da bere a catinelle ottenuto dal raffreddamento iniziale del mosto in fermentazione a tutto vantaggio della bevibilità, un vino da bere nelle calde serate d’estate con piatti di mare “moltooooo freddoooo …”, da preferire soprattutto come aperitivo a qualsiasi ora con frutti di mare crudi e pesce di ogni genere.
La nuova conduzione di Caterina e Filippo è più tangibile nello stile del Trebbiano macerato biologico “Edizione Speciale 1921-2021” che celebra la riedizione della prima etichetta aziendale riprendendo lo stile di lavorazione del fondatore della cantina.
Un nuovo stile produttivo sempre attento al mercato, ma che non tradisce la tradizione: nel bicchiere, infatti, ritrovo quello che molte volte definisco un “trebbianone”, riconoscibile da subito fina dal colore giallo paglierino intenso e le nuance di anice nei profumi: le uve dopo la diraspatura subiscono una macerazione di circa trenta giorni a temperature basse e dopo la fermentazione il vino sosta sui suoi lieviti.
Questa tecnica di lavorazione assicura più profumi e regala un sorso più ricco, ma a migliorare il tutto è una materia prima di qualità con vigne di quarant’anni, basse rese e conduzione biologica da sempre in una zona chiamata “Il Lago” un cru ben definito con terreni calcarei e molto ventilati.
I profumi si aprono con tanta frutta come la pesca gialla e ananas matura estremamente pulito e ben definiti sono anche l’avvicendarsi delle erbe mediterranee e rinfrescanti come la menta e la salvia…
Devo dire che l’enologo Goffredo Agostino ha fatto un lavoro troppo preciso, personalmente avrei preferito qualche piccola sbavatura gustativa ma lui è troppo bravo…
Le basse rese in vigna, l’età e la sosta sui lieviti sono riscontrabile nel sorso poderoso, cremoso, ampio, rotondo e potrei continuare… il terroir gli ha regalano spessore, acidità infinita e una mineralità che si legge sulle labbra con la nota salina quasi di salsedine…
E soprattutto tanta corrispondenza naso/bocca, perché quello che hai sentito nei profumi lo risenti nel berlo…
Un vino sicuramente ideale per abbinamenti con piatti di pesce dal classico crudo di pesce: ma qui ci vuole una temperatura più bassa (10°/12°), fino a primi piatti e secondi di pesce anche se arricchiti con spezie e altro: e qui ci vuole una temperatura più alta (13°/14°).
Sicuramente due trebbiani che si finiscono a tavola facilmente soprattutto grazie ai loro 12,5 ° di alcool
Cantina Barone Cornacchia
Di Filippo e Caterina Cornacchia
Contrada Torri 19 – Torano Nuovo (TE) Abruzzo
Tel. 0861 887412
55 ettari di vigna per oltre 200.00 bottiglie prodotte…
Il Trebbiano macerato 2019 “Edizione Speciale 1921-2021”
Da 18/20 in eneoteca