LOGOANDREADEPALMA
Facebook
LinkedIn
Instagram
  • Galleria fotografica
  • Chi sono
  • cosa BERE
  • dove MANGIARE
  • cosa CUCINARE
  • dove ANDARE
  • Punti di vista e approfondimenti
  • Contatti

Tutta la verità sul Primitivo in Puglia, raccontata magistralmente da Pino De Luca

6 Ottobre 2016Andrea De PalmaNessun commento
Primitivi in degustazione

Primitivi in degustazione

Pino De Luca è una firma ben conosciuta in Puglia, in un supplemento pubblicato nel Mattino dedicato al Primitivo gli abbiamo chiesto un inquadramento generale. Che adesso vi offriamo come documento.

di Pino De Luca

Ogni vino ha la sua storia e all’assioma non sfugge il Primitivo. Allignato in Puglia in tempi remoti, dagli Illiri dicono alcuni, da Falanto e dunque da Sparta sostengono altre cronache che intendono porre la primogenitura nelle Terre Tarantine piuttosto che alle pendici della Murgia barese.
La questione continuerà perenne. Le fonti storiche accertate assegnano il naming a don Fancesco Filippo Indelicati, primicerio della chiesa di Gioia del Colle. Semplicemente perché il vitigno maturava in anticipo. «Primativus», dunque. Per dote propria. Era la metà del secolo XVIII. Un primo piccolo successo e la diffusione nella bassa Murgia.

Vecchio vigneto di Primitivo

Vecchio vigneto di Primitivo

Poi le nozze della contessina Sabini di Altamura con Don Tommaso Schiavoni-Tafuri di Manduria. La contessina portò in dote le barbatelle e Don Tommaso ne fece ottimo uso. Era il 1881. Qualche anno dopo la catastrofe. La Fillossera giunge in Puglia e fa strage della Vitis Vinifera.
Bisogna attendere il 1908 per cominciare a ripristinare la vite con il piede americano.

Ma a Manduria e Maruggio il Primitivo ha trovato casa eccellente e, da li, muoverà i suoi passi in tutto il Salento. La sua alcolicità lo renderà il vino preferito dalla Francia per dar sangue alle sue produzioni.
Nel 1969 Soloperto fa nascere nasce la prima bottiglia, un lustro dopo il riconoscimento della DOC. Primitivo di Manduria. Perché il Primitivo, quello vero, è sempre «di». Tutti i vini mostrano una cultura, ovviamente non sfugge il Primitivo, vino particolarmente preparato in geografia. Nessun altro vino sa rendere conto organoletticamente del suo legame con il territorio.
I palati più semplici sanno distinguere un Primitivo di Gioia da uno di Manduria; quelli più avvezzi anche il Primitivo di Sava, di Torricella, di Fragagnano, di Montemesola, di Avetrana, di Carosino, ecc. Alcuni, oltre alla terra, son capaci di dichiarare il nome del produttore. Difficile fare il Primitivo, il Primitivo non mente, è più che un vino, è «mieru»!
Allargando l’orizzonte al Salento esteso, nelle province di Lecce, Brindisi e Taranto e avendo a disposizione uno spazio limitato ci sia concesso operare una distinzione per grandi linee fra le terre e il Primitivo che ne deriva.

Primitivo di Manduria

Sarebbe splendido notare le differenze tra la vigna di Jaddico e quella della Maime, ma non possiamo permetterci questo lusso. Però il mare ci aiuta alla catalogazione. Ecco. Taranto e dunque Manduria hanno lo Jonio, vento di scirocco e di ponente portano il salmastro, venti caldi e terre grasse, dunque, i vini che ne discendono sono ricchi, sfarzosi, opulenti sia al naso che alla bocca. Nelle versioni dolce naturale anche imponenti. Di certo sono vini difficili da confondere. Il Liquoroso dolce naturale (17,5%) e il Liquoroso secco (18%), valicano il confine del vino.
I Primitivi Occidentali, in tutte le versioni, non hanno alcuna paura del tempo.
Ad Oriente c’è la terra del brindisino, mare Adriatico, venti di levante e di tramontana, più freschi, su terre sabbiose, leggere. Il Primitivo ha meno peso, ma più freschezza, al naso e alla bocca: vini precisi, di ricamo. Fini ed eleganti. Meno immuni agli attacchi del tempo.
Il Leccese è piena Messapia, terra tra due mari, rossa, ferrosa. Venti da ovunque, alberelli rustici, forti. Primitivo generoso, carnoso, possente, maschio. Poco propenso ai compromessi ma di una corposità che non lascia spazio a dubbi. Il tempo può essere un valido aiuto nel renderli più docili al naso e al palato.
Ogni Primitivo di buona fattura è come il libro di un cofanetto. Hanno tutti la copertina del medesimo colore, rosso rubino intenso, qualche riflesso sull’unghia col passar del tempo, ma ognuno racconta una storia che vale la pena asoltare.
Il Primitivo più buono? Quello capace di regalare «un momento di morbida libertà in una vivida realtà». Bevuto con il caro Duccio in un luogo magico tanti anni addietro. (Montecoco – Masseria Li Veli – Cellino San Marco.) Era il 2010.

 

Fonte: www.lucianopignataro.it

Tag: Primitivo di Manduria
Post precedente Migliori Pizzerie Gambero Rosso, tutti i Due Spicchi regione per regione Prossimo Post Giovanni Guarini “Nessun allarmismo per la vendemmia 2016 in Salento”.

articoli collegati

PRIMITIVO DI MANDURIA convegno del 18 dicembre 2015: un’intera giornata organizzata dal GAL Terre del Primitivo dedicata a visite sul territorio e degustazioni.

26 Agosto 2016Andrea De Palma

“L’Enoturismo, sfide e opportunità per il Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria” 21 aprile alle 18.30, presso la sede del Consorzio di Tutela del Primitivo di Manaduria

20 Aprile 2017Andrea De Palma

Antico Palmento della famiglia Garofano a Manduria (Ta) una visita da fare assolutamente…

10 Luglio 2022Andrea De Palma

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli recenti

  • Alba Rosa di Tenuta i Fauri: la bollicina fresca e piacevole
  • “Abruzzo in Bolla” 2025: nuovi ingressi nel Consorzio Qualità Abruzzo
  • Velo di Sposa: un sorso di Puglia in questa calda estate
  • La Sfida: Cerasuolo Praesidium 2024 vs Chitarra con ragù di maiale nero
  • Abruzzo in Bolla 2025: un nuovo corso per le cantine abruzzesi e un confronto con altre realtà nazionali…

Commenti recenti

  • Andrea De Palma su Fedro Pas Dosé 2018, il Metodo Classico da Bombino Bianco della Famiglia Ariano in Puglia.
  • DOMENICO su Fedro Pas Dosé 2018, il Metodo Classico da Bombino Bianco della Famiglia Ariano in Puglia.
  • Maffucci Ausilia su Moscatello selvatico di Gabriella Falcone: vigna piccola nella zona Castel del Monte con tanta passione e amore…
  • Michele su AZ. AGRICOLA CINGILIA DI FABIO DI DONATO L’ARTIGIANO CONSAPEVOLE DEL VINO…
  • Michele su AZ. AGRICOLA CINGILIA DI FABIO DI DONATO L’ARTIGIANO CONSAPEVOLE DEL VINO…

Archivi

  • Luglio 2025
  • Giugno 2025
  • Dicembre 2024
  • Novembre 2024
  • Settembre 2024
  • Agosto 2024
  • Luglio 2024
  • Giugno 2024
  • Maggio 2024
  • Aprile 2024
  • Marzo 2024
  • Febbraio 2024
  • Gennaio 2024
  • Settembre 2023
  • Agosto 2023
  • Luglio 2023
  • Giugno 2023
  • Maggio 2023
  • Febbraio 2023
  • Gennaio 2023
  • Dicembre 2022
  • Novembre 2022
  • Ottobre 2022
  • Settembre 2022
  • Agosto 2022
  • Luglio 2022
  • Giugno 2022
  • Marzo 2022
  • Febbraio 2022
  • Gennaio 2022
  • Ottobre 2021
  • Settembre 2021
  • Agosto 2021
  • Luglio 2021
  • Giugno 2021
  • Maggio 2021
  • Maggio 2020
  • Aprile 2020
  • Marzo 2020
  • Novembre 2019
  • Ottobre 2019
  • Settembre 2019
  • Agosto 2019
  • Maggio 2019
  • Aprile 2019
  • Febbraio 2019
  • Gennaio 2019
  • Dicembre 2018
  • Novembre 2018
  • Ottobre 2018
  • Settembre 2018
  • Agosto 2018
  • Giugno 2018
  • Maggio 2018
  • Aprile 2018
  • Marzo 2018
  • Febbraio 2018
  • Gennaio 2018
  • Dicembre 2017
  • Novembre 2017
  • Ottobre 2017
  • Settembre 2017
  • Agosto 2017
  • Luglio 2017
  • Giugno 2017
  • Maggio 2017
  • Aprile 2017
  • Marzo 2017
  • Febbraio 2017
  • Gennaio 2017
  • Dicembre 2016
  • Novembre 2016
  • Ottobre 2016
  • Settembre 2016
  • Agosto 2016
  • Luglio 2016
  • Giugno 2016
  • Maggio 2016
  • Aprile 2016
  • Marzo 2016
  • Febbraio 2016
  • Novembre 2015
  • Ottobre 2015
  • Agosto 2015
  • Luglio 2015
  • Giugno 2015
  • Maggio 2015
  • Marzo 2015
  • Gennaio 2015
  • Maggio 2014

Tag cloud

Abruzzo Aglianico Aglianico del Vulture Andria Basilicata Biondi Santi bollicina Bombino Bianco Borgo Eganzia Borgo Egnazia Campania Castel del Monte Centorame Cerasuolo CORONE Cucina Frentana Fivi Gioia del Colle Greco di Tufo Guida Vini Buoni d'Italia Lecce Locanda di Beatrice Loreto Aprutino Massimo di Cintio Meet in cucina Montepulciano Murgia Negroamaro Nero di Troia Passerina Pecorino Primitivo Primitivo di Manduria Puglia Rivera Rosato Salento Spumante Tintilia Torre dei Beati Trani Trebbiano Vini artigianali Vinibuoni Vulture
© Andrea De Palma - E-mail: depalma.andrea@gmail.com - Cell. 330324421