Se cercate, non troverete date certe circa la nascita delle orecchiette, né tantomeno il perché della loro origine. Ci sono riferimenti risalenti addirittura al Medioevo, ma sarebbe azzardato dare informazioni così precise in tal senso.
Indubbio è che dalla Sicilia, alla Puglia fino alla Campania l’arte di impastare il grano macinato è
ben nota e da essa sono scaturiti tutti quei formati di pasta che conosciamo.
In Puglia si è partiti da dischi di pasta schiacciati con il pollice, il resto poi è storia. Senza alimentare sterili campanilismi, le orecchiette sono da sempre più presenti nel nord barese, anche se oggi sono patrimonio di tutta la regione.
Una delle ricette che amo particolarmente è quella con la rucola di campo raccolta nelle colline carsiche ai piedi del Castel del Monte in Andria (Bat): chissà se anche Federico II mangiava lo stesso piatto…
All’olio extravergine di Coratina, molto caldo, uniamo l’aglio che deve sfrigolare e una buona dose
di peperoncino. Nel frattempo, nell’acqua ben salata che bolle, aggiungiamo le orecchiette assieme alla rucola, in fine scolate la pasta e unite tutto in padella con un buona manciata di pomodorino a dadini.
Il tutto impreziosito con ricotta salata stagionata delle masserie murgiane e con olio come non ci
fosse un domani…
A questo piatto della tradizione ho scelto di abbinare un ben fatto Bombino Nero spumantizzato
della Famiglia De Corato: cantine Rivera di Andria (Bat)
Bella bollicina è un metodo classico, dai profumi molto floreali e piccoli frutti rossi. Ma è al palato che emerge la peculiarità di questo vitigno: oltre al frutto esplode la notevole acidità che ben si sposa con questo piatto preparato, per l’occasione, dalla Vineria Est con cucina di Andria. La bollicina, invece, è della Cantina Rivera.
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per un approfondimento:
La famiglia de Corato della cantina Rivera presenta i suoi Metodo Classico RIVERA 1950