Il Primitivo di Manduria chiama a raccolta esperti del mondo del vino e produttori per rafforzare l’immagine crescente di qualità e di originalità del Primitivo e dei suoi territori.
A Rafforzare tutto ciò è chiamato Luca Maroni, abile comunicatore e capace di trarre l’essenza di ogni territorio, come per il Primitivo, a cui gli si riconosce un primato inconfutabile, “la piacevolezza di frutto“ che riesce ad ammantare un grado alcolico importante, un vino che non ha bisogno di aggiunte per rendersi piacevole.
Morbidezze ricercate da molti vini ed è per questi motivi che fin dagli anni settanta, e forse anche prima, la terra del Primitivo di Manduria è stata sempre fornitrice del pregiato nettare a favore prima della Francia e poi di molte altre regioni italiane, e un trend che non conosce fine: ho potuto personalmente raccogliere la testimonianza di uno storico enologo del territorio.
Ma, fortunatamente una tendenza che si sta riducendo, anche perché sono molti i produttori che aumentano l’imbottigliato del Doc e ancor di più, assistiamo alla nascita di tantissime piccole aziende che, anche pochi ettari, non svendono più il loro lavoro ma imbottigliano e commercializzano con successo.
Finalmente cresce la voglia di imprenditoria e ci sono tante espressioni di investimenti, dall’emigrato in svizzera che recupera terreni vitati di proprietà e imbottiglia lasciando la conduzione ai famigliari sul territorio, o imprenditori sul territorio che diversificano e comprano masserie che diventano Bed and breakfast con ristorazione, come pure vendono le varie attività per dedicarsi all’agricoltura.
Un proliferare di cantine che ci inorgoglisce e un popolo che reagisce alla crisi valorizzando i prodotti del proprio territorio.
Un grazie va rivolto sicuramente al lavoro delle cooperative e cantine sociali presenti da diversi anni, inizialmente nate per raccogliere il lavoro dei piccoli produttori e non disperderlo o addirittura regalarlo ai numerosi commercianti del nord che attingevano dal surplus famigliare.
Si, perché la storia racconta che ogni famiglia si produceva il vino in casa e i paesi sono disseminati di tanti piccoli “palmenti” dove si produceva il fabbisogno famigliare conservato negli storici “Capasoni” di terracotta , poi i commercianti giravano con le botti sui carri per i paesi e compravano a poco prezzo il surplus, rivenduto poi al nord.
Oggi, come già detto la musica sta cambiando e tanti produttori del nord, non trovando più disponibilità in uva, stanno acquistando vigneti e addirittura masserie con vigneti portando lavoro e ricchezza sul territorio.
Il programma della manifestazione prevedeva una visita nei territori del Primitivo con prima tappa al Consorzio Produttori Vini di Manduria una storica cantina, un riferimento per tutto il territorio, a dimostrazione di ciò le lunghe file di pubblico in attesa per l’acquisto del vino sfuso: personalmente mi sono lanciato in una degustazione furtiva, e ho potuto testare la qualità di tutti i prodotti. Spiccavano su tutti la Malvasia bianca e il moscato secco, due prodotti fruibilissimi e ben targhettati, e immancabile il morbidissimo primitivo di pronta beva annata 2015.
“Mi piace sottolineare il concetto di vino come alimento; quando si andava in campagna con i carretti e si tornava la sera, i contadini portavano come sostentamento per la giornata un litro di Primitivo e i fichi secchi e al rientro la sera se erano fortunati trovavano fave e cicorie… “; questa è una testimonianza raccolta sul territorio, e aggiungo che il Primitivo era tradizionalmente consumato con un residuo zuccherino molto alto, come l’attuale dolce naturale o forse più.
Da non perdere presso il Consorzio è il Museo della civiltà contadina, presentato dall’instancabile Anna Gennari responsabile comunicazione, allestito nelle vecchie cisterne sotto la cantina. Una raccolta di manufatti, attrezzi, arredi e utensili di vita quotidiani di colore che hanno sudato e sofferto affinché ci arrivasse la cultura enoica che oggi ci ritroviamo.
La seconda tappa e presso la Cantina San Marzano che con i suoi 1200 conferitori garantisce qualità costante, anche grazie alle tecnologie all’avanguardia presenti in cantina.
Nel pomeriggio un convegno presso il Relais Reggia Domizia moderato da Maroni e con la partecipazione di Serenella Moroder del Movimento Turismo del Vino, Ernesto Soloperto presidente del Gal Terre del Primitivo e la direttrice Rita Mazzolani, entrambi entusiasti delle giornata che segna un punto di partenza per la conoscenza del territorio del Primitivo di Manduria, a cui sicuramente seguiranno delle altre.
Roberto Erario, presidente del Consorzio di Tutela del Primitivo, evidenzia la voglia dei produttori aderenti, a fare qualità come da indicazione dello stesso, che da quest’anno avrà il compito di organo di vigilanza sulla denominazione.
Luca Maroni conferma e rincara la dose sulla crescita qualitativa del Primitivo negli anni ha visto crescere i punteggi delle sue degustazioni arrivando a livelli molto alti, “Con il tempo, é cresciuto il numero dei Primitivo di Manduria in Guida e cresciuta evidentemente la loro qualità: nell’ultima edizione, ho degustato ben 16 Primitivo di Manduria con un punteggio medio di 9”, queste le sue parole che confortano e rincuorano i numerosi produttori e enologi presenti.
Rita Mazzolani evidenzia che il territorio del Primitivo di Manduria sta vivendo un momento aureo, soprattutto perché paragonato a quello toscano e la similitudine con la Toscana emerge ormai in ogni convegno dove si parla di vino, e sicuramente siamo pronti ad affrontare un turismo preparato e maturo.
Al convegno è seguito un momento di degustazione curato da Luca Maroni che ha evidenziato le peculiarità di morbidezza ed eleganza che il Primitivo ha di suo e che invece molti vini e territori rincorrono in modo artificioso.
Elenco delle aziende in degustazione
- Agricola Erario – L’Unico P. Riserva 2009 – Diavolo Rosso 2012 P. – Dolce Naturale 2011
- Agricola Pliniana – Juvenis 2013
- Azienda Agricola Felline – Sinfarosa Zinfandel 2013 – Felline 2013
- Antica Masseria Jorche – Dop 2011 – Dop Riserva 2011
- Antiche Terre del Salento – Feudo del Conte 2008 – Ego Sum Dolce Naturale 2011
- Azienda Agricola PezzaViva
- Cantina di Sava di Paolo Mancino – Palmento Galilei – Palmento Galilei 2014
- Cantina e oleificio sociale ‘La Popolare’ sca 2012
- Cantina e Oleificio sociale di Lizzano “Luigi Ruggieri” Montemanco 2013 – Macchia 2013
- Cantina Laporta
- Cantine Due Palme – Ettamiano Riserva 2012 – San Gaetano 2013
- Cantine San Marzano– 62 Anniversario 2012 – 60 Anni 2012 – Falò 2013
- Cantine Soloperto – Rubinum 2013 – Nettare Dolce Naturale
- Cantolio – Tema Riserva 2011
- Cantore di Castelforte – Negramaro 2012
- Consorzio Produttori Vini– Elegia Riserva 2012 – Madrigale Dolce Naturale 2012 – Sonetto 2011
- Cooperativa Bosco – Gruppo De Padova – Pindaro 2012 – Gladio 2012
- Erminio Campa – Licameli 2012
- L’antico Palmento – Acini Spargoli 2011
- Masca del Tacco
- Masseria Altemura – Altemura Primitivo di Manduria 2013)
- Masseria Trullo di Pezza – Mezza Pezza 2013 – Licurti 2013
- Masseria Vecchia – Primitivo Dop 2013
- Milleuna – Tretarante 2010 – Bacmione 2011 – Tretarante Dolce Naturale 2012, Ori di Taranto 2008)
- Ognissole – Primitivo di Manduria 2014
- Pirro Varone – Primitivo di Manduria Riserva 2010
- Racemi – Sinfarosa Zinfandel 2013 – Felline 2013
- Tenuta Macchiarola – Uno di Noi 2013
- Tenute Casinovi – Primitivo di Manduria 2013 – Primitivo di Manduria Riserva 2013
- Tenute Cerfeda Dell’Elba
- Tenute Eméra – Primitivo di Manduria 2012 – Anima del Primitivo 2014
- Tenuta Pozzopalo – Giravolta 2012
- Varvaglione Vigne e Vini – Passione 2014 – Dodici e Mezzo 2014
- Vigne Monache – Assiade Riserva 2012 – Papale Linea Oro 2013
- Vinerie Baldari – Murandia 2013 – Giuda 2012
- Vinicola Cicella F.lli Schifone – Pepe Nero 2014