Tutto parte da un incontro con Luciano Pignataro alias “Lucianone nazionale”, che mi chiede di scegliere il ristorante fra la Campania e la Puglia, e io non posso non optare per quello scrigno di sapori murgiani che è l’Osteria Cantina Brandi a Minervino Murge; location ideale perché terra di mezzo fra la Basilicata , Campania e la Puglia.
Dalla bellissima terrazza, sede del ristorante estivo, si può ammirare, in tutto il suo splendore il Vulture, e qui scappa quasi la lacrima al grande Antonio Cascarano (ospite ospite con noi), che non può che fare foto in continuazione: ottimo produttore di Aglianico e di una strepitosa Malvasia macerata, in Basilicata, come poche in Italia.
Minervino è già definita “il Balcone delle puglie” e il locale di Pietro Carlone, chef e proprietario, non è da meno, e lo possiamo definire il balcone sul Vulture.
Un colpo d’occhio unico che appaga i sensi e l’animo, come la cucina di Pietro che ci fa fare un viaggio attraverso la murgia pugliese senza appesantirci, ma con eleganza e sobrietà, miscelando i vari prodotti con passione e rara professionalità.
Il ristorante è ricavato in un palazzo del settecento, sede di una storica cantina scavata nella roccia, ancora oggi visitabile.
La partenza è con del pane fragrante fatto da Pietro e taralli alle cime di rape, con accompagnamento di peperoncino; per aperitivo decidiamo di berci il Trebbiano del 2011 il Vigneto di Popoli di Valle Reale, in Abruzzo. Prodotto in agricoltura biodinamica con fermentazione spontanea.
Il naso è integro, ancora molto floreale, salmastro e minerale, bocca elegante: ottimo anche l’ingresso al palato e cremoso (sembrava di bere un Borgogna) minerale e sapido, con una morbidezza di fondo eccellente, molto fine. Nel finale emerge la spezia, con ancora tanta acidità e sapidità.
Insomma la bottiglia ha vita breve, e poi passiamo alla Malvasia macerata Accamilla, di Antonio Cascarano della Basilicata, con piccole percentuali di Santa Sofia (clone di fiano) e Cinguli ( clone di Trebbiano toscano); una bevuta fuori dal comune, con profumi intrisi di fiori gialli macerati e spezia come una senape piccante vivace e vibrante; il palato è nelle mie corde, secco e tagliente come dovrebbe essere, con un corpo unico e ricco di sapidità e finale tabaccoso e minerale.
Ora passiamo ai piatti di Pietro che ci introduce con un’insalata di verdure di campo, friggiteli spadellati e fiore di zucca ripieno di pasta di salsiccia di Minervino, un piatto ben congeniato e che dà il “La” a una serie di portate che dimostrano la crescita professionale di questo chef, che con il suo ristorante è un riferimento sicuro per il territorio.
Si prosegue con delle cipolle in camicia e tartufo murgiano; sformato di cicorielle con salsa di caciocavallo e di carciofi croccanti.
Ad addolcire e rilanciare il tutto una ricotta di pecora con crema di fioroni e poi delle polpettine di patate con cicorie.
Finalmente passiamo ai primi con un piatto ricco di colori e profumi, una ricetta tradizionale della campagna murgiana, Orecchiette con fagiolini novelli e pomodorini: troppo buoni e basta.
Sfizioso e ricco di gusto sono i Cavatelli con crema di Zucca, ricotta di pecora e carpaccio di manzo.
E tanto per non farci mancare nulla abbiamo “aggredito” la carne ai carboni, come gli Gnomerielli succulenti e veri e l’agnello profumatissimo, ma anche un filetto di asino della Basilicata.
Per non parlare di un’ottimo Pecorino di sedici mesi che mi permette di terminare l’ultimo bicchiere dell’Aglianico Camerlengo di Antonio Cascarano.
I dessert sono una degna conclusione ad una cucina ben rappresentativa del territorio con sobrietà e piacevolezza.
Osteria Cantina Brandi
Calata Brandi 7
Minervino Murge, BT
Tel. 0883 693624
Ferie: primi 15 giorni di luglio
Aperto sempre
Chiusura: martedì e domenica sera e sera dei giorni festivi