Venosa, Maschito e Barile in Basilicata, sono la dimora ideale dell’aglianico del Vulture, qui alle pendici del vulcano spento la terra racchiude il calore e la sostanza che dona longevità e corpo a questi vini dal sorso dinamico.
In questa territorio trova dimora la Cantina del Notaio con con i sui trentacinque ettari di vigneto e tanta storia da raccontare.
I nomi dei vini non lasciano scampo ad equivoci tutti da vitigno aglianico a partire dal Rogito un rosato moderno dal gusto morbido. Poi il Repetorio dal sorso fresco e snello. Il Sigillo è suadente e amabile al sorso per bevute morbide.
Ma, se si vuole capire cos’è l’Aglianico del Vulture, dobbiamo versarci La Firma, il vino che riporta alla tradizione, con vendemmia ai primi di novembre, macerazioni non meno di venti giorni, dodici mesi di barrique e tanto amore.
I colori nel bicchiere del 2013 ci anticipano un Aglianico di razza, ampio dai tratti olfattivi apparentemente semplici ma poi si apre con note di resine, ginepro e spezia come il pepe nero. Le note balsamiche emergono nette rinfrescando anche un palato sincero, con tannini setosi e aristocratici, con la spalla acida da longevità assicurata.
Nel finale di gusto c’è solo liquirizia nera con tanta succulenza e frutto nero. Davvero una bella bevuta del sud che non si sostituisce ma va oltre a tanti altri nobili vitigni…
Cantina del Notaio
Via Roma, 159
85028 Rionero In Vulture PZ