Non mi stancherò mai di evidenziare, che, quando i vini sono prodotti da piccoli produttori, o se volete chiamarli vini artigianali, ne riprendono le caratteristiche caratteriali in tutto. Conosco Umberto Gagliardi a Faenza, alla fiera di Back to the Wine, e nasce da subito una grande intesa e, grazie al mio amicone, Roberto Orciani, la sera finiamo tutti in pizzeria, tavolata molto goliardica e ricca di stimoli; non poteva mancare discorsi su territori e gestione dei vigneti, ma anche un’aspra polemica sulla gestione delle guide e “guidaioli” compresi; e su questo è meglio soprassedere…
Umberto inizia a parlare della sua azienda, e da subito s’intuisce la sua grande passione per il vino, queste le sue parole,“la mia azienda nasce da mio padre Gino Gagliardi che fine anni 50 ha iniziato ad imbottigliare vino (siamo la prima azienda imbottigliatrice della provincia di Macerata) sia vino fermo che spumante. Dopo il 1967 l’imbottigliamento ha riguardato il Verdicchio di Matelica e vini rossi. Oggi, io e mia sorella proseguiamo questa attività di famiglia che vede me come agronomo, enologo e venditore (cioè faccio tutto…) e mia sorella segue la parte amministrativa e il nostro punto vendita in cantina”.
Da qui si deduce la particolarità di quest’azienda di soli dodici ettari per un massimo di 45,000 bottiglie l’anno; fra queste ultime troviamo la “Selezione Gagliardi” Verdicchio di Matelica D.o.c, come pure il “Maccagnano” Verdicchio di Matelica Riserva D.o.c.g, e anche qualche rosso, come il Ciliegiolo e il Sangiovese.
Come anche per altri Verdicchi di Matelica già sentiti, emerge da subito la notevole salinità che si esprime con note minerali sia nei profumi sia al palato. La voglia di berlo è irrefrenabile, ma prima mi lascio accarezzare l’olfatto da note di erbe officinali, nocciola fresca e sbuffi di salsedine, tutto in un gioco di finezza unica; al gusto il corpo e la morbidezza rendono equilibrato; notevole è il frutto percepito che lo sospinge in un finale cremoso e piacevolissimo, con tanta sapidità rinforzata da stuzzicanti erbe mediterranee.
La fermentazione è in acciaio con maturazione sulle fecce fini in cemento, un elemento che si percepisce subito, perché gli dà dinamicità al vino, lo rende vivace nel senso della persistenza al gusto.
Ma Umberto ci tiene a sottolineare che “i miei vini maturano principalmente in botti di cemento, cerco di essere rispettoso con l’ambiente e con la clientela usando bassissime quantità di chimica in vigna e basse quantità di solfiti nei vini”; sono parole intrise di passione che si rileggono precise in ogni bicchiere di Umberto.
Il costo orientativo per questa bontà è di solo 10.00 – 12.00 euro in enoteca.
VINICOLA GAGLIARDI
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