Convenzionale, artigianale, biodinamico, vegano, naturale, industriale, autoctono: in un mercato del vino sempre più confusionario, chi vuole acquistarlo si ritrova sempre più disorientato.
Per non parlare degli pseudo influencer del vino, “fighettini” che dopo un corso, magari di poche ore, credono di poterne disquisire.
Ma come ci insegna Oscar Wilde «Nel bene o nel male, purché se ne parli».
Per carità, il gusto di ciascuno è sovrano, ciò che conta è che non si screditi il lavoro altrui.
Non temete, non voglio fare il saccente ma ritengo la citazione davvero significativa poiché racchiude in sé una fenomenologia che sta seriamente danneggiando il mondo dell’enogastronomia.
Senza voler alimentare sterili polemiche, fortunatamente una certezza ce l’abbiamo e sono i VIGNAIOLI veri che coltivano la loro vigna, nei loro terreni, vendemmiano, vinificano e imbottigliano il frutto del loro sudore: non abbiate paura, non berrete il sudore…!
Bene, ma chi sono costoro? Sono un gruppo di caciaroni che ogni tanto organizzano degli eventi di degustazione per proporre i loro vini.
Questi contadini autentici, artigiani per scelta, sono riuniti in una associazione, la FIVI, https://www.facebook.com/fivipuglia/… non preoccupatevi se nelle foto vi sembreranno un po’ bizzarri, vi assicuro che sono persone serie che la mattina si svegliano presto e vanno a lavorare nei campi.
Mettete “mi pace” alla loro pagina così da essere sempre aggiornati sulle varie iniziative che organizzano, come quella di Masseria Torricella ad Alberobello.
Un’ambientazione fantastica immersa nei campi di grano, tra i vigneti si trangugiava vino con soli 15 euro. E con qualche euro in più si mangiava anche: panzerotti fritti al momento e le bombette alla brace, il tutto accompagnato da musica gradevolissima.
Una bella serata fra amici a bere vino artigianale raccontato dai diretti produttori. Poche ma eloquenti le foto che vi allego.
Vi aspetto al prossimo evento. Non mancate