Ebbene sì, lo ammetto e non credo di essere l’unico!
Noi gente del vino, degustatori incalliti, che si ritrovano dopo svariati assaggi al giorno con le lingue blu, peggio dei cani Chow Chow, a fine giornata abbiamo solo bisogno di rinfrescare, detergere, sgrassare, pulire le papille gustative e quindi via libera a birra freddissima, possibilmente semplice del tipo industriale, neutra al gusto e nei profumi.
Personalmente l’assuefazione da alcol di vino mi resta per qualche giorno, tanto che ogni volta che giro per locali chiedo sempre birra e a chi mi propone vino mi scuso dicendo che “bevo vino solo in servizio”!
Credetemi, dopo decine di vini hai solo bisogno di freschezza intesa a temperatura bassa e con le bollicine di carbonica che ti raspano la lingua e il palato.
A tal proposito giorni fa ho fatto una piacevole scoperta: in una vineria con cucina a Bari mi hanno proposto una birra artigianale prodotta in Belgio con il metodo Lambic che mi ha fatto letteralmente sobbalzare dalla sedia!
Il mio timore era quello di avere la solita birra pseudo artigianale ricca di profumi invadenti, fra frutta, fiori e agrumi, con dolcezze infinite e gusto “morbidone” e invece…ho ricevuto il consiglio giusto!
La signora della vineria ha colto in pieno i miei gusti proponendomi una birra Cantillon Gueze 100% Lambic bio, che mi ha riconciliato con il mondo delle birre e dopo un attento approfondimento ho scoperto che la sua lavorazione è molto vicina alla lavorazione dei vini artigianali, con fermentazione spontanea in legno del mosto di birra ottenuto da un 70% di orzo maltato e grano non germinato: in pratica è la birra giusta per me!
La sorpresa è stata la notevole acidità che si percepisce sia nei profumi che al gusto; un’acidità ottenuta dalla fermentazione con esposizione all’aria, molto delicata, che rinfresca tutto, assieme ad altre note di agrumi disidratati, fieno fresco e miele, con la naturale percezione dei lieviti naturale non invadenti.
Al gusto l’acidità si legava alla carbonica per una piacevolezza di beva molto particolare, molto secca nel complesso, senza ombra di zuccheri aggiunti.
La particolare tecnica di lavorazione di lambic la avvicina al mondo degli spumanti champenoise: alle birre invecchiate si aggiunge la nuova birra ancora poco fermentata e si tappa; il restante dello zucchero residuo naturale e i lieviti indigeni presenti fanno ripartire la fermentazione, quindi non vi preoccupate se doveste trovare dei piccoli residui in bottiglia!
Per chi volesse approfondire, internet è piena di informazioni su questo argomento.
Tutte le caratteristiche sopra indicate sono considerate dei difetti dai puristi del vino. Ognuno ha il proprio gusto e non si discute, ma se alcune caratteristiche sono frutto di una tradizione territoriale allora vanno analizzate e apprezzate.
Amo le tradizioni locali e i metodi di lavorazione anche se possono sembrare inadeguati ad un bere comune e allineato a convenzioni imbrigliate a regole convenzionali.
Ognuno beve quello che gli piace senza mai denigrare le scelte altrui e questo vale anche nel senso opposto.
Insomma, un grazie alla signora che mi ha ben consigliato, ma Est! Vineria con Cucina, è un mondo di prodotti artigianali dove grande è l’offerta dei vini di piccoli artigiani di tutta Italia, misurata e ben congeniata è l’offerta gastronomica, fatta di erbe spontanee e prodotti reperiti sul territorio.
Ideale location per una sosta pranzo molto frugale con vari vini al calice per chi vuole tornare a lavoro, ma soprattutto cenare in grande tranquillità e godere della professionalità dei titolari.
Est! Vineria Con Cucina Enoteca Naturale Bari
Via Gioacchino Toma, 81/83, 70125 Bari BA
Telefono: 080 990 4796
Chiuso la Domenica