Ogni volta che vado in Abruzzo mi sembra sempre di entrare in un’altra dimensione, di non arrivare mai, colline su colline che salgono e scendono, curva a sinistra e poi ancora su, curva a destra e poi discesa, segui un rettilineo e finisci in un bosco e quando finalmente intravedi la segnaletica stradale hai perso l’orientamento, non sai più dove sei.
Finalmente arrivi a Cugnoli: non trovi il paese ma villette ordinate come se fossero appiccicate alla collina e sullo sfondo la montagna che ripara, rinfresca e osserva come un grande occhio che controlla tutto.
Il tanto girovagare ha presto la sua ricompensa, a partire dall’accoglienza di Fabio e dalla stretta di mano poderosa del padre: qui si lavorano i campi dalla mattina alla sera.
Arrivo alle 18:00 circa e Fabio fa subito un giro veloce in azienda e mi dice “ci beviamo qualcosa?”. La risposta arriva scontata: “certamente, non sono arrivato fino qui per il giro turistico”. Ed ecco comparire una bottiglia di spumante metodo classico da sboccare a base Passerina. Qui si va di sciabola e poi giù a bere: fresco ma tanto fresco con profumi di fiori, note di lieviti accennati misti a sfumature di agrumi.
E vuoi che beviamo senza mangiare nulla…! Ecco arrivare mamma con un piatto di salamelle fatte in casa ottenute dal maiale allevato in azienda… e poi del pane buonissimo, la foto ne è testimone.
E beviamo e beviamo, e mangiamo e mangiamo… finisce la bottiglia della Passerina e pure le salsicce, al che passiamo a degustare il mitico Trebbiano Colle Berdo accompagnato dagli altri: Cococciola con rifermentazione ancestrale piacevolissima; il Pecorino 2021 stratosferico, il Cerasuolo 2021 dai tratti tradizionali e siccome non abbiamo bevuto molto ci concediamo pure un sorso di Montepulciano 2019.
Vi racconto subito com’è finita e poi riprendo con le note di degustazione per dare un senso al mio lavoro.
Abbiamo finito intorno alle 20:00 e dato che si faceva tardi siamo andati subito a cena da L’Antica Cucina a Carpineto (PE) proprio dove nascono gli arrosticini, dove le costatine di pecora sono da spalmare sul pane. Gli arrosticini mangiati? Non si contano: fatti a mano, morbidi, poco grassi, saporiti e soprattutto cotti sui carboni.
Lo ammetto, io non ho retto e nel ritorno al B&B ho dormito tutto il tempo e la mattina dopo mi sentivo così bene che ho fatto anche colazione con quello che vedete in foto: avreste mai rinunciato a tanta bontà?
Ma ora parliamo della degustazione. Premetto che Fabio lavora con tecniche artigianali ma avendo studiato enologia lo fa con criterio, senza improvvisazione: fermentazioni spontanee in acciaio con pied de cuve (mosto lievito) senza lieviti aggiunti, nessuna filtrazione.
Venti ettari distribuiti in varie zone intorno a Cugnoli fra seminativo, uliveto e vigneto gestiti da un “artigiano consapevole”, come ama definirsi lui, che riesce a gestire bene le lavorazioni solo perché ha studiato sodo; le fermentazioni senza controllo creano le varie “puzzette” nei vini da molti giustificate perché frutto di lavorazioni “naturali”, termine ormai abusato ed errato.
Ho scoperto questo giovane produttore qualche anno fa quando in degustazione alla cieca ho scoperto un trebbiano fenomenale, il Colle Berdo, un vino oggi disponibile solo su prenotazione, le bottiglie sono centellinate e distribuite con criterio.
Abbiamo degustato il 2020 da sempre ottenuto da vecchie vigne allevate a pergola abruzzese, che seleziona da sola la produzione, facendoci dono di un vino molto elegante, dal sorso cremoso quasi masticabile, ma con solo 12 gradi di alcol.
Le sfumature di genziana accompagnano dei profumi definiti assieme alla nespola fresca, il floreale bianco, mandorla fresca e fragranze di bergamotto.
La sosta sulle fecce fini di almeno otto mesi rende il finale denso di mineralità e note salmastre: lo troverete sui 40 euro in enoteca.
Della Cococciola ormai se ne parla pochissimo in Abruzzo, ma è sempre stato il vitigno utilizzato per grandi quantità e per fare cassa, oggi recuperato da pochi e la versione 2021 di Fabio mi piace “assai”; un vino inaspettato, dai profumi di sambuco e rosmarino e salvia; e qui (solo per pseudo esperti) si potrebbe aprire una polemica sulla contaminazione con altre uve, ma a Cugnoli la ventilazione costante, le piogge frequenti, l’altitudine e l’esposizione candidano questo territorio a dei bianchi di alto spessore.
La breve macerazione con le bucce di una parte del mosto e la sosta sui lieviti danno un vino che a primo impatto sembra di essere in Friuli nelle zone del Carso, dimostrazione che dai nostri vitigni, se lavorati bene, si possono ottenere vini da invidia. Solo sui 15 euro in enoteca.
Faccio davvero fatica a raccontare del Pecorino 2021 perché dovrei dirvi che è fra i migliori da me degustati; sarà l’altitudine che giova a questo vitigno ma questo vino è un caleidoscopio di profumi tipici a partire dalle note di agrumi come il limone, mandarino e kumquat a cui fanno seguito le erbe mediterranee come la salvia.
La pietra focaia e la mineralità si percepiscono sia nei profumi come anche nel finale gustativo accompagnato da tanta acidità e sapidità. Un gran bel vino che si può trovare anche a 15 euro.
Il Cerasuolo 2021 è fatto come tradizione vuole e qui voglio riaffermare una tesi sostenuta da tanti produttori che il cerasuolo è un vino rosso leggero. Che poi per logiche di mercato corrette e comprensibili lo chiamiamo rosato, ok ci sta!
Colore intenso, profumi e sapore vinoso; amarena, ciliegia matura e arancia rossa con tanta mineralità e acidità infinita si percepiscono ovunque: un vino che lo bevi dal pesce alla pecora arrosto, altro che degustazione da fighetti!
Il Montepulciano 2019 è un purosangue con note ematiche, grafite e inchiostro, frutto rosso e tannini da incorniciare, definiscono un quadro di vini veri interpreti della loro terra.
Non vi resta che cercare i suoi vini e se siete davvero bravi andate a trovarlo…
CANTINA CINGILIA
Contrada Piano Carpineto, 34
Cugnoli (PE) – ABRUZZO – ITALIA
fabio@vinicingilia.it (IT – FR)
wine@vinicingilia.it (EN – ES)
mobile: 0039 380 347 4887
https://vinicingilia.it/?lang=it
Agriturismo Rosso di Sera
C.da Piano San Giovanni (Pe)
Tel. 085 8576707 – 328 8221152
Ristorante Antica Cucina
Via Regina Margherita, 1,
65010 Carpineto della Nora PE
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Ciao. Non si capisce bene cosa tu intenda dire quando scrivi:”le fermentazioni senza controllo creano le varie “puzzette” nei vini da molti giustificate perché frutto di lavorazioni “naturali”, termine ormai abusato ed errato”.
Ho appena assaggiato una Cococciola Igt Colline Pescaresi Cingilia del 2022 nel quale si sente nettamente – chiamiamola proprio così – ‘la puzzetta’ tipica di un vino fatto male, sia esso naturale o solamente definito tale.
Uve e soldi sprecati, mi dispiace.
Assaggiato la Cococciola 2022 e purtroppo aveva la classica ‘puzzetta’ da fermentazione mal controllata…