Molti lo chiamano il Vulcano spento ma personalmente lo ritengo dormiente anche perché la sua forza ed energia la sento nei vini che nascono alle sue pendici; vini dal sorso vigoroso ma freschi e piacevoli da bere.
Ormai sono lontani gli anni quando l’Aglianico ti segava le gengive, le ottime pratiche enologiche e attente gestioni agronomiche ci consegnano sia vini schietti e di immediata beva che i classici e tradizionali Aglianico dal colore impenetrabile, tanto frutto e ricchi di tannini ben integrati al frutto.
Caratteristiche ben in evidenza nei vini di Carolin Martino a Rionero in Vulture che ha presentato la sua folta rappresentanza di Aglianico dal più moderno al grande classico.
Inaspettato il Sincerità 2021 bianco ottenuto dalla vinificazione in bianco di uve Aglianico con una piccola percentuale di altri vitigni presenti in azienda: un vino fresco dai profumi fruttati dal gusto morbido e avvolgente.
Eccellente l’abbinamento con i primi due piatti come la rivisitata Tiella Patate e Cozze e una “rassicurante” e buona polpetta di carne e pane raffermo della cucina di della vineria est, con una cucina incentrata su piatti della tradizione ma intrisi di tecnica e dalla immensa passione di Francesco e Luca in cucina.
La modernità dell’Aglianico lo si riscontra anche nel Carolin 2020 gold edition che dà la possibilità a tanti giovani di approcciarsi con semplicità ad un vino da sempre ritenuto troppo corposo; in ogni sorso tanta la freschezza di frutto e piacevolezza finale senza mai stravolgere il vitigno.
Con il Bel Poggio 2016 si cambia passo e l’Aglianico prende vigore olfattivo e slancio gustativo e con la mezza manica con crema di zucca, guanciale croccante e caciocavallo il gioco degli abbinamenti diventa facile.
La tradizione è rispettata con l’Oraziano 2016 che già dalla bottiglia mi riporta indietro di anni quando Martino era fra le poche aziende che imbottigliavano.
La vigna di produzione è a Forenza a quasi 600 mt s.l.m. e la differenza si sente tutta a partire dai profumi dove a prevalere sono i toni del sottobosco, la spezia nera come il pepe e la frutta a partire dall’Amarena matura.
Il frutto si ripropone anche al palato ben amalgamato da un tannino didattico, dalla tessitura importante e dal sapore amaricante. Insomma una bevuta austera e appagante che si abbina elegantemente al brasato dello chef.
Casa Vinicola Armando MARTINO S.r.l.
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