Ciao Luigi
Dire Luigi non c’è più è facile a parole.
Ma pensarlo davvero è quasi impossibile.
Perché molto di Luigi vive ancora in ognuno di noi.
Nei consigli, nelle risate, nei cazziatoni, negli scontri, in quelle occhiate di rimprovero che dicevano più di mille parole.
Ma soprattutto nelle strette di mano sincere, negli abbracci veri, senza secondi fini.
Luigi o lo amavi o lo odiavi.
E chi lo ha davvero amato, attraverso il suo vino, e compreso come uomo, ne è uscito più ricco.
Ci siamo arricchiti, sì. Lo ripeto.
Io per primo, che andavo da lui per “studiare”, per nutrirmi del suo sapere e della sua passione quando parlava di vino, di vino in generale.
Forse era la sua voce, profonda e roca, ma io sarei rimasto ad ascoltarlo per ore.
Molti, come me, hanno incontrato un uomo che ha dedicato la vita alla valorizzazione della sua terra, senza mai dimenticare di essere prima un padre, poi un imprenditore e solo dopo un professore.
Dei suoi vini sono piene pagine e pagine di blog, articoli e racconti.
Io invece voglio ricordare l’amico che mi chiamò per andare a trovarlo, e che non riuscii a raggiungere a causa di un incidente.
Lo chiamai comunque, per onorare quell’invito.
E da buon imprenditore mi chiese di rimandare l’incontro a dopo la vendemmia.
Sì, ci sono andato.
Ma era troppo tardi.
Luigi era già partito, a raccontare la sua passione per il vino altrove, e da lì non è più tornato.
Eppure noi, che lo abbiamo amato e stimato, lo sentiamo ancora vicino.
Io, oggi, me lo sto godendo attraverso il suo Piè delle Vigne 2018.
Che vino è?
È il suo vino.
Il suo mitico Cerasuolo.
E non storcete il naso se ha sette anni: è un vino vero, ancora capace di stupire. Ricco di materia, profondo come Luigi, vivace come Luigi, eclettico come Luigi, dinamico come Luigi, persino recalcitrante come Luigi.
Figlio della terra di Ofena.
Dategli tempo per capirlo, come serviva tempo con Luigi.
Saprà regalarvi schiettezza, sincerità, onestà di frutto, passione.
Come Luigi.
Figlio di una terra magica, come Luigi.
Io me ne sono bevuto mezza bottiglia, con Luigi idealmente al mio fianco, a accompagnarmi a ogni sorso.
Ciao Luigi.



