Il rosa corallo è una costante in questo vino che quest’anno si presenta più ricco e completo al gusto. Il Negroamaro ci ha abituati alle sue note speziate e floreali che sono ben presenti anche nella versione rosato.
Dario Stefano poteva tranquillamente continuare a fare solo il polito, lavoro che gli riesce benissimo, ma l’orgoglio di essere pugliese e l’amore per la sua terra salentina lo hanno portato a investire e a produrre il vino simbolo del Salento.
Nella sua idea di vino ha voluto coniugare la tradizione con una visione moderna di rosato e per questo si è affidato all’amico Riccardo Cotarella (enologo di fama mondiale).
Le vigne di 40 anni si trovano a Cellino San Marco (Br) e la particolare struttura del terreno con terra in superficie e tanta pietra sotto, riesce a dare vigore e sostanza al Negroamaro.
Classica e tecnicamente perfetta la vinificazione con una leggera estrazione del colore grazie alla vinificazione in bianco delle uve rosse. Una leggera sosta delle bucce con il mosto serve a dargli struttura e vigore gustativo.
I profumi perfetti e netti dalla giusta persistenza si aprono con sfumature speziate e piccoli frutti rossi, dove il ribes si fonde alla ciliegia fresca.
Il primo sorso rivela la notevole mineralità derivante dal terreno, garanzia di ottimi abbinamenti con piatti di mare. La piacevole sapidità deriva dalla vigna ormai avvezza a produrre un’uva di qualità ricca di sostanza, caratteristiche che sommate al piacevole frutto candidano questo vino a essere consumato come aperitivo e su tanta cucina pugliese di mare.
Lo trovate in tutte le enoteche e sulla piattaforma Tannico: https://www.tannico.it/salento-negroamaro-rosato-igp-tacco-rosa-2022-tacco-rosa.html