Potrebbe sembrare banale, ripetitivo e scontate, ma le iniziative in cui si parla di territorio non sono e non saranno mai abbastanza; il consumatore ha sete di conoscenza, non si accontenta più di mangiare e bere e riempirsi lo stomaco.
Ecco che ogni attività finalizzate a far conoscere vini e prodotti enogastronomici del territorio creano valore, stimolano il turismo enogastronomico, favoriscono la creazione dell’esperienza turistica e soprattutto fidelizzano il cliente: un concetto ben chiaro alla vineria Est di Andria che da anni ospita piccoli e grandi produttori con cene a costi contenuti.
La murgia centrale in Puglia è una fucina di vini bianchi: ventilazione, terreno carsico e altezze mediamente sui 300/400 s.l.m., qui Pierfabio Mastronardi con solo quattro ettari di vigna distribuiti fra il Canale di Pirro (una dolina in Terra di Bari che tocca le città di Castellana Grotte Alberobello e Locorotondo) e Acquaviva è uno dei tanti piccoli artigiani che producono vini schietti, freschi e piacevoli adatti a tanta cucina pugliese.
Come il caso del bianco Mammamè 2020 ottenuto dall’uvaggio dei vari vitigni bianchi autoctoni: Verdeca, Bianco d’Alessano e i recuperati Maresco e Marchione, un vino dalle delicate note floreali ma ricco di frutto e sostanza al gusto; netta la nota di ginestra con le sfumature di ananas. E non mancano le fragranze di mandorla e spezia bianca. Una bella sorpresa anche nella mineralità e dalla pienezza del frutto nel berlo.
Il compagno di viaggio per questo vino è lo sformatino di carote di Polignano (Presidio Slow Food) con capocollo croccante e bietola: ho mangiato due porzioni
Il rosato 2022 da Primitivo e Aleatico ci invade l’olfatto e il gusto con una ciliegia freschissime, intrisa di dolcezza e note floreali con tanta acidità nel berlo; ottimamente abbinato al ragù bianco di maialino con piselli e favetta fresca condiscono ottimamente i gigli di pasta fresca, un piatto delicato che merita un ripassino con finale da scarpetta e cucchiaio.
La semplicità dell’involtino di vitello con uvetta e caciocavallo, si sposa egregiamente con il Primitivo 2019, dove le dolci note dell’uvetta e l’acidità del pomodoro sono perfettamente in sintonia, grazie alla morbidezza e la freschezza espresse già al primo sorso: devo dire un abbinamento d’amore.
Come sempre vi invito a visitare le zone di produzione di questi produttori per apprezzare al meglio le loro peculiarità.
Pierfabio Mastronardi
Via Pietro Nenni, 2, Castellana Grotte (BA)
Tel: 39 333 243 3947 – info@pierfabiomastronardi.com
Est vineria
Via Carlo Troia
Andria BT