…in effetti perfezione ed equilibrio stilistico sono il filo conduttore di questo giovane enologo per la produzione dei suoi vini, con azienda a Cerignola in provincia di Foggia, un territorio che da sempre produce uve da vino e da tavola in quantità industriale.
Se ne erano accorti anche i francesi nel periodo della fillossera, e non solo, che qui avevano proprietà e addirittura anche una magnifica cantina, ormai dismessa da decenni.
Il vitigno principale coltivato era il Malbec oggi ancora presente in piccolissime quantità.
Ma torniamo a Marco, che assieme ai sei fratelli, si avete capito bene, manda avanti un’azienda vinicola dalle potenzialità strepitose, oggi solo 110.000 bottiglie ma può arrivare anche sotto il milione.
Progetto ambizioso che parte solo dal 2015 con la prima bottiglia ma i 35 ettari di vigneto erano già di proprietà.
Marco non arriva dal nulla, laurea in enologia ad Asti e tanti altri studi relativi e soprattutto tanta passione e tanta esperienza in giro per cantine in Italia e all’estero.
Tutti i vigneti con prevalenza di Nero di Troia (di cui vi parlerò in seguito) Negroamaro, Minutolo e Chardonnay sono a conduzione biologica.
Questi ultimi danno vita alla bollicina 50% e 50% prodotta con metodo charmat lungo, e qui Marco è davvero preparato…
Tutti i vini prendono il nome dagli insetti che popolano i vigneti dei Caiaffa, questa è una passione di Marco che ci tiene subito a sottolineare.
Infatti Mirya lo spumante è il nome del millepiedi che troviamo spesso nelle campagne, comunque come arriva nel bicchiere si mostra subito con un giallo paglierino scarico, brillante e con una spuma cremosa e molto persistente.
Il perlage stranamente sembra di un metodo classico, molto fine e persistente: qui marco gli fa un charmat lungo cioè una fermentazione più prolungata e una sosta sui lieviti per la presa di spuma in autoclave per almeno sei mesi.
Nei profumi da subito emerge la nota del Minutolo, con il bergamotto, gli agrumi e la salvia in evidenza.
Il sorso ha tutto di un cremant , ingresso setoso e nota acida che emerge subito: la prima parte è assicurata dallo Chardonnay e poi arriva il Minutolo.
La mia curiosità mi porta a chiedere di aprire un annata precedente, e Marco non esita ad aprire la 2017… vi assicuro che un anno in più gli ha fatto benissimo.
I profumi si sono evoluti in note di fiori bianchi emergono da subito assieme alle sfumature agrumate e di nocciola tostata, elegante nel complesso.
Al sorso la burrosita dello chardonnay prende il sopravvento, con note di pasticceria che si fondono a quelle agrumate del Minutolo, con un finale piacevolissimo ed elegante… insomma un bel bere…
Io lo consiglio dopo un anno, però, diciamo così, il 2018 si candida ad abbinamenti classici con mare e solo mare e aperitivi di ogni genere, mentre l’annata precedente può tranquillamente andare a tutto pasto ma sempre di un menu di mare.
In cantina trovate un eccellente punto vendita anche con lo sfuso biologico.
Mirya 2018 Puglia igt spumante di qualità brut
Vitigno: 50% Minutolo, 50% Chardonnay.
Tipo di suolo: Calcareo medio impasto ricco di scheletro.
Zona di produzione: Cerignola contrada San Marco.
Produzione uva per ettaro: 90 quintali.
Viticultura: coltivazione biologica
Vinificazione:
Prima fermentazione: pressatura soffice, decantazione statica del mosto per 12 ore, fermentazione a 16° C.
Presa di spuma: in acciaio serbatoio a pressione, con il metodo Charmat lungo, che può raggiungere 4-6 mesi. Brut.
Fermentazione malolattica: no.
Affinamento: 5/6 mesi surlie.
Alcool: 11,5%
Prezzo al punto vendita: 11,00
AZIENDA AGRICOLA LE TORRI S.r.l. · CERIGNOLA · FG · ITALIA · www.caiaffavini.com
4 commenti. Nuovo commento
interessante ,si può accedere liberamente alla cantina?
certo…
Grande Andrea
Mi fa molto piacere vedere che la passione, la professiinalita’ e la serieta’
Porta sempre a grandi risultati!!
Complimenti a te anche per il bellissimo lavoro che stai portando avanti
Sono molto orgoglioso e contento perche’ ti ho conosciuto quando eri un ragazzino ” terribilmente” dinamico e vivace.
Un abbraccio
Grazie Caro Mino,
le tue parole mi lusingano… è probabile che abbiamo inparato da bravi maestri…