Fra le coline di Casoli su terreni argillosi, compatti, ottima ventilazione trova dimora l’azienda Centorame. Il tendone di Montepulciano e lo storico di Trebbiano di 38 anni, da cui nasce la linea Castellum Vetus, godono di una notevole pendenza assicurando drenaggio ottimale con esposizione nord est, qui l’azienda di Lamberto domina la collina con
sotto tutti i vigneti e a segnare la sua proprietà il fiume Vomano nei cui pressi ha impiantato il Pecorino, favorito da escursioni termiche; a pochi passi il nuovo impianto di Passerina.
Era da qualche tempo che pensavamo di fare degli assaggi di vecchie annate per testare la tenuta del Castellum Vetus Montepulciano, Trebbiano e del si fa per dire “base” San Michele Montepulciano e, soprattutto per assaggiare la sua nuova chicca spumante metodo classico millesimo 2013.
Il Trebbiano Castellum Vetus nasce tutto dallo stesso vigneto a tendone su terreno argilloso di 38 anni, con autocontrollo idrico come una signora di mezza età elegante e capace di regalare entusiasmanti vini da bere subito o dopo qualche anno, con piacevoli sorprese. Fermentazione con lieviti neutri in acciaio, maturazione e affinamento in barrique fino al 2008 e dal 2009 in poi maturazione in Tonneau da 500 lt.
Le varie annate sono molto differenti tra di loro sintomo evidente di essere vini realizzati in vigna e che riflettono pedissequamente l’annata nonché la crescente bravura del produttore.
Castellum Vetus Trebbiano D’Abruzzo 2003
La curiosità è tanta e lo vedete anche dal colore, per questo decido di iniziare dal 2003. Nasce con un macerato sulle bucce di 24 ore a freddo, annata molto calda, con anticipo di vendemmia al 15 settembre di 20 giorni,
Il colore e ambrato, sembra una fermentazione in anfora, il naso spinge su note delicatamente ossidate avvolte da albicocca candita, miele, ambra e fondo di tabacco dolce con cuoio. Nette sono anche le note di rabarbaro e genziana che gli danno note vivaci amaricanti; bocca sapidissima con notevole acidità che lo rende ancora attuale e molta mineralità; bella la persistenza mantenendo a lungo il suo carattere, sicuramente un vino per appassionati, non più in commercio: ottimo abbinamento con fegato grasso tartufo e mostarda di frutta alla senape.
Castellum Vetus Trebbiano D’Abruzzo 2004
Già in quest’annata il colore è meno carico e i profumi sono giocati più su note vegetali e floreali, come origano, maggiorana e fiori gialli macerati, o addirittura speziate come curcuma, ma anche accenni di melassa e spizzichi cerosi; al palato si evidenzia il marchio di fabbrica: sapidità e mineralità con eleganza e corpo masticabile con tanta freschezza e piacevolezza. Il finale più corto del 2003
Castellum Vetus Trebbiano D’Abruzzo 2008
Annata piovosa e la ritroviamo nel naso con profumi più scarichi, ma comunque pulito e fine; emergono fragranze di ginestra e frutta matura; la bocca è giocata su toni morbidi e freschi senza esuberanze ma comunque piacevole.
annata piovosa
P.S.: dal 2003 al 2008 fermentazione acciaio e maturazione in barrique . Dalla 2010 si passa all’uso dei Tonneau da 500 lt
Castellum Vetus Trebbiano D’Abruzzo 2010
Il colore verte verso toni gialli intensi, il cambio di botte si avverte subito con una nota affumicata dolce seguita da cioccolato bianco e spezia gialla come il pistillo di zafferano; il finale olfattivo ci riserva un giglio bianco e fragranze da brandy.
La bocca è esuberante da subito, le note mielose lo rendono morbido e ricco un corpo che resta fluido e floreale, con finale sapidissimo e fresco.
Castellum Vetus Trebbiano D’Abruzzo 2011
Colore di un giallo che comunica freschezza. E anche in questo millesimo si capisce che Lamberto il vino lo fa in vigna e rispetta le annate; il gioco di fragranze sono ampie e spaziano dall’aggrumato come il pompelmo rosa, all’anice per cedere il passo al finocchio selvatico e concludersi con note mielose e ambra; al palato si ripropongono note acide e sapide avvolte da morbide sensazioni di miele ed succulenza.
Castellum Vetus Trebbiano D’Abruzzo 2013
Nei profumi del 2013 migliora il lavoro di Lamberto con i legni e la nota boisé è notevolmente attenuata. Il colore si esprime sempre con tonalità paglierine pulite. Vista la “giovane” età i profumi esordiscono con note tipiche di anice e finocchietto e tanta florealità; ogni sorsata ti regala morbidezza iniziale e poi tanta frutta accompagnata da mineralità e acidità, con un finale lunghissimo e ricco della classica anice dei trebbiani. Un vino che visto i precedenti è ancora troppo giovane ma sicuramente evolverà verso uno stile di eleganza visto che tutti i sui elementi non sono esasperati ma ben dosati in un giusto equilibrio.
Azienda Agricola Centorame
Via delle Fornaci, s.n.c.
64030 – Casoli di Atri (Te)
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