704 pagine, 2420 indirizzi, quasi 300 nuovi ingressi, 20 cartine, una per regione, con l’indicazione immediata del “meglio” di ognuna.
29 Tre Forchette (tre in più del 2016) sono la squadra dei migliori ristoranti d’Italia. E i quattro nuovi ingressi – due in Campania – ne esprimono la direzione attuale, segnata dal prestigio di vere e proprie saghe come quelle dell‘Enoteca Pinchiorri (Firenze) e de I Quattro Passi (Massa Lubrense, NA) come dal coraggio e del talento dei giovani de La Siriola dell’Hotel Ciasa Salares (San Cassiano, BZ) e della Taverna Estia (Brusciano, NA). Mantengono la vetta La Pergola dell’Hotel Rome Cavalieri (Roma) e l’Osteria Francescana(Modena). E la raggiunge Massimo Bottura nella classifica delle migliori cucine, da solo in testa con 57/60.
Senza dimenticare le trattorie, i wine bar, le birrerie e gli etnici, i cui “campioni” sono indicati – rispettivamente – come Tre Gamberi – tra i quali spunta quest’anno Il Capanno (Spoleto, PG), Tre Bottiglie, Tre Boccali e Tre Mappamondi . Occhio più attento, poi, al fenomeno bistrot, formula contemporanea che spopola in molteplici varianti caratterizzate da fruizione informale e menu eclettici e moderni, quest’anno per la prima volta valutati con un simbolo apposito. Due i detentori del massimo riconoscimento, le Tre Cocotte: Donatella (Oviglio, AL), già Bistrot dell’anno nel 2016, e Lanzani Bottega & Bistrot (Brescia), “ex” Tre Bottiglie che a un bere vivace e di spessore ha affiancato una proposta culinaria di altrettanto interesse.
Fonte: lucianopignataro.it