Rossobrillo Etna rosso 2022 di Emilio Sciacca…
interessante degustazione con EMILIO SCIACCA di Randazzo versante nord dell’Etna in Sicilia con il suo…
Degustazioni, Cantine e Produttori del mondo del vino e del Beverage
interessante degustazione con EMILIO SCIACCA di Randazzo versante nord dell’Etna in Sicilia con il suo…
Rivedo e abbraccio di cuore, a Viva La Vite, l’amico Maurizio di CANTINA WILMA (…
La grande sorpresa è la voglia di sperimentare nuovi vitigni come il Palava, a me sconosciuto. Vitigno originario della Repubblica Ceca, frutto di un incrocio tra il Rot Traminer e il Muller Thurgau.
Ritrovo all’Aurum di Pescara il grande FABIO DI DONATO titolare della CANTINA CINGILIA (https://vinicingilia.it/), enologo…
Fare vino significa equilibrio fra conduzione della vigna, clima e pratica nel gestire la fermentazione: voglio rammentare a tutti che non esiste il vino “naturale”, bensì artigianale, poiché il vino è un compromesso che noi uomini troviamo fra il succo d’uva e l’aceto che è l’evoluzione naturale del succo d’uva.
Sicuramente ha ancora molta strada da fare verso l’eleganza, ma già oggi persuade anche la bevuta sapida e succosa con vibrante finale di note agrumate e tanta morbidezza piacevole e tannino presente ma elegante e avvolgente, che lo rendono ideale compagno di piatti sostanziosi di mare come zuppe di pesce, guazzetti marinari di vario genere, ma anche primi piatti sostanziosi e tanti formaggi freschi e salumi di ogni genere.
Quindi avanti a proporre i nostri vini e prodotti e magari, per i clienti irriducibili, inventiamoci uno spritz con i nostri rosati; miscelando ad una buona dose di vino rosato con fette di arancia disidratata, chicchi di melograno, estratto di anguria e una buona dose di acqua tonica a colmare.
Da tempo avevo voglia di mangiare un piatto di tubettini in brodetto di pescatrice e canocchia, con qualche cozza e giusto due gamberetti, solo per il gusto di “succhiare” un brodetto di pesce fatto bene accompagnato da un gran vino.
Il mio preferito, e non mi nascondo, è il Trebbiano, ma qui è il tendone del 1988 su argilla e conchiglie che ci consegna una materia prima che non viene stravolta da Diego e Franco.
Chi mi ha colpito particolarmente è stato il Cerasuolo Bardasce 2022. Colore perfetto, rosa cerasa intenso, profumi di ciliegia fresca e note di agrumi con preminenza di arancia rossa. Nel berlo emerge la sua caratterista di vino artigianale, fatto da gente con le mani sporche molto concrete e che non si abbassano a ruffianerie varie.